Italia, record europeo: due milioni di giovani senza lavoro

Confartigianato lancia l’allarme: l’Italia detiene un primato negativo in Europa per quanto riguarda la disoccupazione dei giovani che si attesta intorno ad un 25,9% (quasi due milioni) contro il 15,7% della media europea. La situazione risulta essere ancora più negativa al Mezzogiorno e per le donne giovani: sul totale di 1.944.000 giovani inattivi, 1.120.000 si concentrano nel Sud mentre la quota femminile è pari a 1.341.000. La flessione in Italia è di intensità doppia rispetto all’eurozona dove il calo è stato del 7,1%. Ed è sempre il Mezzogiorno l’area che ha registrato la maggiore perdita di occupati under 35: 371.000″, si sottolinea nel comunicato. E’ sulle spalle dei giovani che pesa la crisi: nel 2008-11 gli occupati under 35 sono diminuiti di 1.130.000 unità, pari al 15,6%.
All’Italia dei ragazzi disoccupati si affianca però un Paese che proprio di ragazzi lavoratori ha bisogno e da formare con lo strumento dell’apprendistato.
“La riforma dell’apprendistato voluta dal Ministro Sacconi che entra in vigore proprio oggi e la misura del decreto sviluppo sulla decontribuzione per gli apprendisti – dichiara il presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini – potranno contribuire a rilanciare questo contratto e a ridurre la distanza tra i giovani e il mercato del lavoro”.
Milano è la ‘capitale’ dell’Italia interessata ad offrire lavoro ai giovani under 30, rileva lo studio. Le imprese del capoluogo lombardo prevedono di assumerne 49.350 nel 2011. Seguono, nella classifica delle province con le maggiori opportunità di occupazione per i giovani fino a 29 anni, Trieste, Bologna, Rimini e Firenze. Agli ultimi posti tra le province con le minori chances di lavoro: Reggio Calabria, Foggia, Vibo Valentia, Messina e Benevento.
In particolare l’artigianato è il settore con la maggiore vocazione all’utilizzo dell’apprendistato: sono 194.495 gli apprendisti occupati nelle aziende artigiane, il 31,6% del totale. E il 12,5% delle assunzioni nelle imprese artigiane avvengono con questo contratto, a fronte del 7,2% delle aziende non artigiane. E’ la Lombardia la regione con il più alto numero di apprendisti: 89.940, seguita dal Veneto con 65.498 apprendisti, dal Lazio (52.190) e dall’Emilia Romagna (51.004). Ed è ancora una volta la provincia di Milano, insieme a Monza e Brianza, a detenere il primato del maggior numero di apprendisti sia in imprese artigiane (7.513) sia in aziende non artigiane (36.867).