G20 al via, tra terrore bancarotta e incertezza mondiale

G20 al via, tra terrore bancarotta e incertezza mondiale

Inizierà alle 13 il summit dei 20 Grandi riuniti a Cannes anche se gli incontri bilaterali tra i leader e il prevertice di Italia-Spagna-Francia e Germania con i leader Ue e dell’Fmi sono già in corso.
Arrivati questa mattina il Presidente degli Stati Uniti Obama e il Presidente del Consiglio Berlusconi accompagnato dal Ministro dell’Economia Giulio Tremonti.
Sul tavolo pesano questioni importanti e in ordine di priorità la Grecia con il referendum sul piano aiuti al quale il governo di Atene non rinuncia: mentre il Primo Ministro George Papandreu è convinto che “il popolo greco abbia la saggezza e la conoscenza per prendere le decisioni corrette che garantiscano la permanenza del paese nell’eurozona”, il ministro delle Finanze greco, Evange’los Ve’nize’los si è detto fortemente contrario inquanto l’appartenenza della Grecia all’Euro è “una conquista storica del popolo greco che non puo’ essere rimessa in questione”. In questo momento di confusione interviene la cancelliera tedesca Angela Merkel che chiede chiarezza: “Non posso dire niente, se non che siamo giunti a un punto in cui sappiamo solo quello che succede ora. Nelle scorse settimane abbiamo raggiunto un accordo sul programma per la Grecia”, ha aggiunto, “e per metterlo in atto abbiamo bisogno di informazioni chiare”.
Ieri sera si è svolto a Cannes un incontro d’emergenza sulla Grecia, convocato alla vigilia del G20, tra la cancelliera tedesca Angela Merkel, il presidente francese Nicolas Sarkozy, il direttore dell’Fmi Christine Lagarde, il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, il presidente della Commissione, Jose Manuel Durao Barroso, il presidente dell’Eurogruppo Jean-Claude Juncker ed un rappresentante della Bce. Questo primo incontro e’ seguito da quello allargato al premier greco George Papandreou ed al suo ministro delle Finanze Evangelos Venizelos. Al capo del governo di Atene, verranno chiesti “chiarimenti” sulla sua decisione di convocare un referendum sul secondo pacchetto di aiuti alla Grecia Ue-Fmi. La questione da chiarire resta infatti se concedere gli aiuti prima della data del referendum fissato già per il 4 dicembre ma in mattinata il il direttore del Fondo monetario Christine Lagarde ha lasciato intendere che la nuova tranche di aiuti internazionali per la Grecia arriverà solo dopo l’esito del referendum. “Non appena sarà completato il referendum – afferma Lagarde – e rimosse tutte le incertezze, faremo una raccomandazione al bord del Fmi sulla sesta tranche del nostro prestito per sostenere il programma economico della Grecia”.
E l’agenzia Fitch avverte: il referendum della Grecia sulle nuove misure di risanamento concordate in cambio degli aiuti europei “alza drammaticamente gli steccati per la Grecia e per l’Eurozona nel suo complesso”. Per l’agenzia di rating il referendum greco mette a repentaglio la stabilità e la “vitalità” stessa dell’euro. “Un rifiuto del dialogo Ue-Fmi del programma negoziato di recente dal governo greco – continua Fitch nel comunicato – potrebbe aumentare il rischio di un default forzato e potenzialmente un’uscita scomposta greca dall’euro. Entrambi avrebbero gravi implicazioni finanziarie per la stabilità finanziaria e la vitalità della zona euro”.
La bufera greca continua ad investire i mercati europei con una nuova altalena causata dal paventato rischio default della Grecia mentre resta forte la preoccupazione che il contagio si trasmetta alle economie già a rischio di Italia e Spagna. Intanto lo spread btp-bund questa mattina ha toccato la quota record di 461 punti.