Liberalizzazioni, 20 anni di flop

Beffati per 20 anni. Questa la denuncia del Cgia di Mestre che ha preso in esame l’andamento delle tariffe o dei prezzi di 11 beni e servizi che sono stati liberalizzati negli ultimi 20 anni.
Solo i prezzi dei medicinali e delle tariffe dei servizi telefonici hanno subito una diminuzione mentre si sono impennati i costi delle assicurazioni auto, dei servizi bancari e dei trasporti ferroviari.
“Le liberalizzazioni hanno portato pochi vantaggi nelle tasche dei consumatori italiani. Anzi, nella stragrande maggioranza dei casi si è registrata una vera e propria impennata dei prezzi o delle tariffe” afferma il segretario della Cgia, Giuseppe Bortolussi. “Tra l’anno di liberalizzazione ed il 2011 – aggiunge – solo i medicinali e le tariffe dei servizi telefonici hanno subito una diminuzione del costo. Per tutte le altre voci del paniere preso in esame, invece, è successo il contrario. I prezzi o le tariffe sono cresciute con buona pace di chi sosteneva che un mercato più concorrenziale avrebbe favorito il consumatore finale. Purtroppo, in molti settori si è passati da una situazione di monopolio pubblico a vere e proprie oligarchie controllate dai privati”.
Il buco più grande si registra con le assicurazioni sui mezzi di trasporto che dal 1994 ad oggi sono aumentate del +184,1%, contro un incremento dell’inflazione del +43,3% (in pratica le assicurazioni sono cresciute 4,2 volte in più rispetto al costo della vita).
Male anche i servizi bancari/finanziari (costo dei conti correnti, dei bancomat, commissioni varie, etc.). Sempre tra il 1994 ed il 2011 i costi sono aumentati mediamente del +109,2%, mentre l’incremento dell’inflazione e’ stato pari al +43,3% (in questo caso i costi finanziari sono aumentati 2,5 volte in più dell’inflazione).
Anche i trasporti ferroviari hanno registrato un incremento dei prezzi molto consistente: tra il 2000 ed il 2011, sono aumentati del +53,2%, contro un aumento del costo della vita pari al +27,1%.