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Monti, tassiamo la grande finanza. Bagarre della Lega in aula. Schifani: Una gazzarra

Monti, tassiamo la grande finanza. Bagarre della Lega in aula. Schifani: Una gazzarra

E’ approdata oggi alla Camera la manovra dopo la lunga maratona di ieri in commissioni Bilancio e Finanze per l’approvazione mentre all’orizzonte si profila il voto di fiducia. Ma è al Senato che si registrano per ora i problemi: mentre il premier Monti riferiva del consiglio europeo svoltosi l’8 e il 9 dicembre assicurando che i provvedimenti varati dal governo sono stati accolti positivamente dai partner europei e sottolineando come l’emissione di eurobond non è un ”mezzo subdolo per evitare la disciplina e il rigore finanziario”, è stato più volte interrotto dalla Lega sebbene il presidente Schifani abbia più volte richiamato i senatori. Il monito non è servito e sono subito spuntati i primi cartelli dei leghisti: “Basta tasse“; Schifani è stato costretto ad interrompere la seduta e non sono mancanti gli insulti: nello specifico il leghista Giovanni Torri, ha detto ai giornalisti che Monti “voleva fare il fenomeno, ma ha una testa limitata per i ram che vorrebbero mettergli dentro”.
Ripresa la seduta Monti ha sottolineato che non si può dire ”’no tasse’ ma sicuramente ‘meno tasse”’ se sarà introdotta ”un’adeguata tassazione delle transazioni finanziarie”. In sede europea, ha spiegato il professore riprendendo il discorso sugli esiti del vertice Ue “si è sottolineato che un modo per avere meno tasse su famiglie, lavoro e imprese è quella di una fiscalità estesa anche al mondo della finanza e della grande finanza”. L’Italia, ha aggiunto, “è pronta a riconsiderare la propria posizione sulla TobinTax” precisando come questa posizione si differenzi da quella sostenuta dal precedente governo.
Per quanto riguarda i provvedimenti della manovra non mancano le novità soprattutto in materia previdenziale: previsto il prelievo del 25% come contributo di solidarietà per pensioni sopra i 200 mila euro e le indicizzazioni delle pensioni, quelle fino a 1400 euro per il prossimo anno saranno rivalutate del 100%, mentre nel 2013 le rivalutazioni riguarderanno le pensione fino a due volte la minima.
Sul fronte della nuova Ici, poi, potrebbe esserci uno sconto di 50 euro per ogni figlio di eta’ non superiore a 26 anni, per il pagamento della tassa sulla prima casa. La proposta di modifica prevede che l’importo massimo di detrazione sull’Imu non possa superare i 400 euro. Per quanto riguarda lo sconto di 200 euro, indipendente dal numero dei figli, questo sara’ abbassato a 170 euro a partire dal 2014.
Per quanto riguarda le liberalizzazioni si parte già nel 2013 tranne per i taxi; imposta di bollo per le attività finanziare all’estero. Salta invece il termine fissato ieri, per marzo 2013, per la scadenza delle province che invece decadranno nei tempi normalmente previsti.