Egitto, notte di sangue al Cairo. I militari sparano sulla folla, 3 morti

Egitto, notte di sangue al Cairo. I militari sparano sulla folla, 3 morti

E’ il quinto giorno di scontri al Cairo e la scorsa notte le violenze a piazza Tahrir si sono acuite quando i militari hanno iniziato a sparare proiettili sulla folla e dopo aver utilizzato bastoni e gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Il bilancio, aggiornato alle 6 di questa mattina, è di 3 morti e 57 feriti, quando gli agenti della sicurezza si sono ritirati dal luogo degli scontri. I manifestanti, in piazza per chiedere che la giunta militare rimetta i suoi poteri a favore di un’autorità civile, accusano le forze della polizia e dell’esercito di aver usato proiettili veri contro di loro.
Secondo quanto riportano alcuni testimoni centinaia di forze governative sono entrate nella piazza della capitale e hanno aperto il fuoco contro i manifestanti pacifici. ”Centinaia di forze della sicurezza dello Stato e dell’esercito sono entrati nella piazza e hanno iniziato a sparare pesantemente. Hanno inseguito i manifestanti e dato fuoco a qualsiasi cosa che trovavano sulla loro strada, compresi dispositivi medici e coperte”, ha raccontato un manifestante. Prima del blitz, la folla aveva tentato di abbattere un muro di mattoni eretto dall’esercito per bloccare l’accesso al Parlamento.
I leader militari sono accusati di un uso eccessivo della forza contro i manifestanti. In quattro giorni di sanguinosa repressione a piazza Tahrir sono morti 14 manifestanti e oltre 500 sono rimasti feriti.
centinaia di forze governative sono entrate nella piazza della capitale e hanno aperto il fuoco contro i manifestanti pacifici. ”Centinaia di forze della sicurezza dello Stato e dell’esercito sono entrati nella piazza e hanno iniziato a sparare pesantemente. Hanno inseguito i manifestanti e dato fuoco a qualsiasi cosa che trovavano sulla loro strada, compresi dispositivi medici e coperte”, ha raccontato un manifestante. Prima del blitz, la folla aveva tentato di abbattere un muro di mattoni eretto dall’esercito per bloccare l’accesso al Parlamento.
I feriti sono stati portati nella moschea Omar Mukram dove è stato allestito un ospedale da campo. Il primo dei tre morti si chiamava Mohammad Samir Maslaha ed aveva 20 anni. Sarebbe stato ucciso in via Talaat Harb. La seconda vittima aveva la sua stessa età e si chiamava Mohammad Mustafa Hussein Sayed. Era uno studente di ingegneria ed è stato ucciso in piazza Tahrir. Il terzo infine si chiamava Islam Abdel Hafith, deceduto nell’ospedale da campo allestito nella moschea per le ferite riportate in piazza.