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La Roma abbatte l’Inter. Siena e Napoli bloccano la Juve e il Milan

Juventus bloccata in casa dal Siena, ma che resta comunque al comando della classifica della Serie A con 45 punti, uno in piu’ del Milan, ed una gara da recuperare, complice anche il pari dei rossoneri a San Siro con il Napoli. La squadra di Conte ci ha provato fino alla fine a vincere ma ha trovato di fronte un Siena che ha chiuso tutti gli spazi, trovando un ottimo pari e il punto numero 20 in classifica.
La Juve rispetto alla gara con l’Udinese cambia modulo, rispolverando il 4-3-3 e rilanciando Pepe e Vucinic accanto a Matri. A centrocampo dove si rivede dal 1′ Marchisio a cui fa posto Giaccherini mentre in difesa a sinistra c’e’ di nuovo De Ceglie con Chiellini che torna a fare il centrale. Nel Siena Sannino decide di rivedere il centrocampo, lanciando fin dal 1′ a destra il neo-acquisto Giorgi e ridando spazio a Vergassola e Brienza. Davanti confermati Destro e Calaio’. Nel primo tempo la squadra di Conte fatica terribilmente contro un Siena ottimamente disposto in campo che non fa ragionare gli avversari, triplicando le marcature sulle fasce e raddoppiando, con le due punte, su Pirlo. I bianconeri non sono mai riusciti ad alzare i ritmi e non e’ un caso che solo con Vidal e Lichtsteiner sono riusciti a impensierire nei primi 45′ Pegolo.
Al 16′ il centrocampista cileno prova il destro dalla distanza, forte ma centrale che Pegolo respinge coi pugni. Al 30′ su un cross radente dalla sinistra di De Ceglie, Matri da due passi non controlla e consente a Rossettini di liberare. Poco Siena in avanti con qualche sortita da parte di Destro e Calaio’ controllata da Buffon. La migliore occasione per i bianconeri arriva al 34′: lancio di Pirlo dalla trequarti per l’inserimento di Lichtsteiner, tocco di piatto al volo con Pegolo che e’ bravo con un colpo di reni a mandare in angolo. Forcing della Juve sin dall’inizio del secondo tempo, prima con Vucinic e poi con Marchisio. Al 14′ un super Pegolo toglie dall’incrocio una conclusione di Pirlo. Poi ci prova ancora Vidal ed e’ ancora Pegolo al 15′ a togliere dalla porta un colpo di testa di Matri da pochi passi. Conte inserisce anche Borriello per gli ultimi minuti e l’ex attaccante della Roma ci prova subito di testa ma la palla termina al lato. Al 30′ ci prova il Siena con Brienza ma Buffon allontana. Al 39′ fallo di mano di Vergassola in area su un cross di Chiellini, la Juve chiede il rigore ma l’arbitro non lo concede e sul ribaltamento di fronte il Siena con Gonzalez per poco non beffa i bianconeri. Al 41′ occasionissima per il Siena ancora con Gonzalez, tiro a giro respinto da Buffon, sul pallone vagante si avventa Gazzi che da pochi passi manda alto. A tempo scaduto un tiro a giro di Giaccherini finisce di poco sopra la traversa e infine Chiellini si vede bloccata la sua ultima conclusione da Pegolo. Occasione sprecata da parte dei bianconeri per allungare ulteriormente in classifica.
Il Milan non va oltre un pari col Napoli e Ibra vede rosso. Il ‘big match’ di San Siro finisce 0-0 e con il ‘diavolo’ in 10 uomini: l’attaccante svedese, espulso per uno schiaffo ad Aronica a meta’ ripresa, tiene in ansia i rossoneri in vista della sfida-verita’ con la Juve in programma fra tre giornate.
Di certo, il tecnico Massimiliano Allegri dovra’ fare a meno del suo uomo migliore in un momento cruciale della stagione e con un altro scontro diretto con l’Udinese alle porte. Non cambia, pero’, il distacco dalla capolista (fermata dal Siena sullo 0-0) che resta di un punto. Dopo il passo falso contro la Lazio all’Olimpico, pero’, dai campioni d’Italia ci si aspettava di piu’. La manovra dei rossoneri in avvio e’ lenta, Ibra e compagni procedono a fiammate. Il Napoli chiude bene gli spazi e al 18′ si fa vivo dalle parti di Abbiati con un destro violento di Hamsik respinto con i pugni dal portiere. Lavezzi non e’ ancora al top della condizione e si vede: al 23′ il ‘pocho’ sbaglia un controllo apparentemente facile nell’area del Milan e poi calcia sull’esterno della rete. I campioni d’Italia alzano il baricentro prima del riposo e al 32′ reclamano il rigore per un contatto Gargano-Robinho: Rizzoli lascia correre.
Il ‘diavolo’ rientra in campo dopo l’intervallo senza Abbiati, fermato da un problema muscolare e sostituito fra i pali da Amelia. Ma il Milan sembra piu’ ispirato e Robinho ha subito una clamorosa chance per il vantaggio: il brasiliano, lanciato a rete da Ibra con un astuto colpo di testa alla ‘cieca’, spreca tutto calciando a lato da ottima posizione. Robinho ci riprova al 58′con un colpo di testa troppo centrale per impensierire De Sanctis. Ibra accende la luce al 63′ con un destro chirurgico sul quale il portiere del Napoli si allunga a deviare in corner. E proprio quando il gol dei rossoneri sembra nell’aria, lo svedese rifila uno schiaffo ad Aronica a gioco fermo e rimedia un rosso pesante come un macigno. Il Napoli ringrazia e prova a sfruttare la superiorita’ numerica, ma non e’ giornata per gli attaccanti: al 70′ Lavezzi pennella per Cavani che da ottima posizione colpisce male di testa. Nel Napoli entra anche Pandev, ma gli azzurri non riescono a sfruttare la superiorita’ numerica e all’85′ rischiano grosso su una veloce ripartenza del Milan: Robinho stavolta fa tutto bene, ma sul destro del brasiliano De Sanctis vola a deviare in corner. Nel finale Allegri gioca la carta Maxi Lopez, ma il risultato non cambia e il tecnico dei rossoneri si fa cacciare per proteste.
Poker della Roma di Luis Enrique all’Inter di Claudio Ranieri. La squadra giallorossa e’ stata praticamente perfetta, veloce, aggressiva e attenta e dopo la debacle di Cagliari, si riprende contro i nerazzurri e li avvicina in classifica. I giallorossi salgono a 34 punti con una gara, quella con il Catania, da concludere, mentre l’Inter resta ferma a 36 punti. la squadra di Luis Enrique e’ stata travolgente in attacco con la rete di Juan, la doppietta di Borini e la perla di Bojan. Affluenza tutto sommato discreta all’Olimpico, visto quanto accaduto a Roma in questi giorni, con circa 40.000 spettatori che hanno assistito ad un bello spettacolo su un terreno di gioco in buone condizioni. Luis Enrique ritrova De Rossi, schermo davanti alla difesa ed importante perno tattico per mettere in azione il trio Totti-Borini-Lamela. Dietro Jose’ Angel preferito a Rosi, con Taddei che cambia fascia. Ranieri schiera un centrocampo di quantita’ con il neo arrivato Palombo in regia e Obi a sinistra. In avanti il tandem Pazzini-Milito.
La Roma parte subito forte e tiene costantemente in pugno le operazioni nel primo tempo, i due gol sono la logica conseguenza dell’atteggiamento di gioco. Al 4′ azione di prima della Roma, chiusa da Gago che verticalizza per Borini il cui destro sul primo palo esce di poco. Al 12′ prodigio di Totti che mette Lamela solo in area a destra, tiro cross, sventa Julio Cesar, riprende Pjanic, sinistro potente e ancora Julio Cesar, in corner su cui va Totti, pallone tagliato al centro e perfetto stacco di Juan che batte Julio Cesar per l’1-0.
Inter lenta nella circolazione palla, e l’unico pericolo lo porta Milito che scatta in profondita’, dribbla Gago e conclude, ma para a terra Stekelenburg. Ottima partita di Totti, vera spina nel fianco, che giostra sulla trequarti e in avanti e al 27′ su un servizio di Jose’ Angel controlla male a due passi da Julio Cesar. Al 41′ arriva il raddoppio della Roma con Borini. L’attaccante servito sul filo del fuorigioco da Pjanic entra in area salta in dribbling Samuel e batte Julio Cesar sotto le gambe.
Ad inizio ripresa Ranieri cambia tutto ed inserisce Poli e Cambiasso per Pazzini e Samuel, ma l’ordine dei fattori non cambia e al 3′ sul lancio dalle retrovie di Juan scatta perfettamente ancora Borini che controlla il pallone sul rientro di Lucio e firma la doppietta personale.
L’Inter cerca di accorciare le distanze, ma la Roma controlla la gara con la sua solita serie di passaggi, impedendo di fatto alla squadra di Ranieri di rendersi pericolosa. Nel finale Luis Enrique inserisce il giovane Piscitella e Bojan e al 44′ i due creano l’azione del quarto gol. Lo spagnolo entrato, viene servito dal giovane della Primavera, e realizza un gol capolavoro: dal limite dell’area prende palla, la controlla, salta mezza difesa nerazzurra palla al piede e poi incrocia sul secondo palo per il 4-0 finale.
Franco Baldini, direttore generale del club giallorosso, ai microfoni di Sky dopo la vittoria contro l’Inter, ha annunciato il raggiungimento dell’accordo per il rinnovo di Daniele De Rossi con la Roma. Il centrocampista prolunga per cinque anni con la Roma.
La Fiorentina di Delio Rossi trova un’importante successo sull’Udinese per 3-2 che ferma la sua rincorsa, a 41 punti, alle due squadre di vertice Juve e Milan proprio nel giorno in cui entrambe pareggiano in casa. I viola salgono cosi’ a 28 punti in una posizione piu’ tranquilla di classifica. Successo importante per il Palermo 2-1 sull’Atalanta, rimasta in dieci al 27′ del primo tempo per l’espulsione del portiere Consigli per fallo da ultimo uomo su Miccoli che ha poi realizzato il susseguente calcio di rigore. Vince anche il Parma corsaro a Verona, 2-1 al Chievo, mentre nelle zone basse pareggiano 0-0 sia Lecce-Bologna che Novara-Cagliari.
La Fiorentina si e’ imposta sui friulani grazie alla doppietta di Jovetic su calcio di rigore e la rete di Cassani. Per la squadra di Guidolin ancora una volta in gol Di Natale che questa volta non e’ bastato. Lo stesso numero 10 in piu’ di una occasione ha avuto la palla per la doppietta, ma Boruc e’ stato molto bravo. Per i bianconeri in gol nel finale anche Torje.
Gara palpitante anche a Palermo dove i rosanero, passati in vantaggio con Miccoli su rigore e con un uomo in piu’, hanno sofferto l’Atalanta. La squadra di Mutti ha raddoppiato con Budan al 4′ della ripresa ma poi i bergamaschi hanno accorciato all’11′ del secondo tempo con Moralez ed hanno messo pressione fino alla fine ai padroni di casa senza pero’ riuscire a trovare il pari.
Il Parma di Donadoni trova un nuovo successo a Verona con il Chievo. I gialloblu sono passati in vantaggio al 1′ del secondo tempo con una magia di Giovinco che controlla al volo in area e dopo il palleggi ha battuto in rete sorprendendo Sorrentino. Il pari del Chievo pero’ arriva subito, al 5′ con Thereau con un Chievo che ha poi cercato il gol della vittoria, almeno fino al 24′ della ripresa quando su un cross dalla trequarti interviene Luciano nella propria area e svirgola il pallone che si infila nella sua porta per il piu’ classico degli autogol.
Poche emozioni nelle sfide tra Lecce e Bologna e Novara-Cagliari con il primo punto conquistato da Mondonico a Novara contro i sardi apparsi sottotono dopo la vittoria con la Roma. A Lecce la squadra di Cosmi ha cercato la vittoria e l’ha sfiorata con Muriel che si e’ divorato un gol, ma poi e’ rimasto in 10 per l’espulsione di carrozzieri. Gara cattiva con nove ammoniti ed un espulso e poche emozioni da rete.