Tanti auguri Vasco: i 60 anni del rocker di Zocca

“Oggi fai 60 anni e io ti vedo come un capo indiano”. Così Lorenzo Jovanotti, dalle colonne del quotidiano La Stampa, fa gli auguri a Vasco Rossi nel giorno del suo compelanno. “Ti regalo una frase di uno dei miei film preferiti, ‘Big Fish’ – scrive Jovanotti nella lettera dedicata al Blasco -. Il pesce più grande del fiume diventò tale perché non fu mai catturato. Tu sei il più grande del nostro fiume. E continui a crescere! Buon compleanno capo. E grazie per prima per ora e per poi!”.
Da amici, colleghi e dai numerosissimi fan fioccano gli auguri per il rocker di Zocca che oggi fa sessanta. Ma la creatività non va in soffitta. Una riflessione sul profilo Facebook di Vasco Rossi lo dice chiaramente: “I 60 anni per un rocker non sono più un traguardo che coincide con il pensionamento della creatività. Magari, più semplicemente, l’occasione per prendersela un po’ più comoda”.
Tanti i tributi che nella Vasco Day gli sono dedicati. Anche se, forse, il miglior regalo per il rocker sarà quello di uno dei tre figli, Lorenzo, che nei giorni scorsi ha detto: “Il regalo che apprezzerà maggiormente da parte mia sarà la laurea in Scienze della comunicazione. La conseguirò a marzo, pochi giorni dopo il suo compleanno”. Proprio una delle poche onorificenze che, nonostante la laurea honoris causa conferitagli dalla Iulm di Milano nel 2005, ancora mancano alla ‘carriera’ del Blasco.
Arrivato ai sessanta, infatti, quando altri artisti come Ivano Fossati annunciano il ritiro dalla scena musicale e l’addio ai tour, e nonostante i problemi di salute dell’ultimo anno che hanno messo in apprensione i fan del ‘Komandante’, Vasco sembra in procinto di vivere una seconda giovinezza: “Un nuovo punto di partenza” a detta dell’altro figlio, Davide. Il tributo alla prima, per i primi trent’anni di attività, è arrivato di recente da ‘Rolling Stone’ che ha eletto il suo album ‘Bollicine’ (1983) quale miglior disco di sempre della storia della musica italiana.
Alla celebrazione di Vasco, dopo gli auguri “in anticipo” dell’eterno rivale Ligabue, a seguito della pace celebrata tramite Facebook, oggi la festa. Una sorta di Vasco Day la cui ‘regia’ è affidata all’amico Red Ronnie ma che ha già delle comparse d’eccezione: le migliaia di fan che nelle ultime ore si sono recati a Zocca dove si sono dati appuntamento per la rassegna ‘Cosa succede in città – Vasco e dintorni’, un raduno rock per festeggiare i 60 anni del loro idolo.
Anche sui media c’è spazio per il compleanno del rocker di Zocca: dopo il documentario ‘Questa storia qua’, di Alessandro Paris e Sibylle Righetti, ambientato proprio a Zocca e presentato alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, in onda su La7, e dopo gli attestati di stima che, attraverso social network e fan page ufficiali hanno letteralmente invaso la rete con molti giorni d’anticipo, anche il canale tv di Red Ronnie dedica un’intera giornata a Vasco.
Su Roxy Bar Tv, infatti, la programmazione di oggi è dedicata ai 60 anni del cantautore e alla sua storia, musicale e non: lo stesso Red Ronnie ha anticipato che, nel corso della programmazione, verranno presentati documenti originali, quali ad esempio una canzone scritta nel 1983 proprio da Vasco per Mina.
La lunga maratona web includerà anche video esclusivi di interviste e momenti privati dell’artista, spezzoni dei suoi concerti dal vivo, conditi da altre ‘chicche’. Non solo social network. Anche Sanremo ‘celebrerà’ indirettamente Vasco, nonostante il particolare rapporto che il Blasco ha con la kermesse: basti pensare alle sue uniche partecipazioni ufficiali, negli anni Ottanta, che valsero magri piazzamenti nonostante il successo dei brani presentati. Nel 1982 e nel 1983 le interpretazioni di ‘Vado al massimo’ e ‘Vita spericolata’ destarono scalpore, in particolar modo la seconda quando Vasco abbandono’ il palco prima dell’ultimo ritornello, lasciando il playback a completare la canzone.
Il Blasco è stato ‘presente’ al festival anche come autore dei testi per illustri colleghi (Patty Pravo, premio della critica nel 1997 con ‘…E dimmi che non vuoi morire’, gli Stadio e, ultima, Irene Grandi nel 2003). Nel 2005 poi ci fu il ritorno in qualità di ospite: nella serata finale dell’edizione condotta da Paolo Bonolis, quasi come risarcimento al brano interrotto nel 1983, cantò l’attacco proprio di ‘Vita spericolata’, prima di esibirsi con ‘Un senso’, ricevendo il tributo da quel teatro che anni prima l’aveva snobbato.
Al prossimo Festival, il rocker di Zocca sarà ‘presente’ nella serata dedicata all”Italia nel mondo’: la salentina Dolcenera, che quest’anno presenterà il brano ‘Ci vediamo a casa’, nella serata dedicata ai duetti si esibirà, assieme al rapper britannico Professor Green, con ‘My life is mine’, versione inglese di ‘Vita spericolata’. Proprio il brano che fece discutere nel 1983, chiudendo idealmente, per ora, il cerchio della storia che lega Vasco alla città dei fiori.