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Afghanistan, dopo la strage Usa i talebani gridano vendetta: Per ogni martire ucciso dagli invasori

All’indomani del massacro di civili in Afghanistan ad opera di un soldato americano, i talebani giurano vendetta. ”L’Emirato islamico dell’Afghanistan – si legge in un sito internet dei ribelli islamisti – garantisce agli eredi (delle vittime, ndr) che si vendicherà con gli invasori e i selvaggi assassini per ogni martire”.
I Talebani parlano di ”atto selvaggio” all’indomani della strage compiuta da un soldato americano – o da un gruppi di militari, secondo alcuni testimoni – nei villaggi di Balandi e Alkozai, che ha fatto almeno 16 morti.
Secondo i Talebani nella strage sono stati uccisi per lo più bambini innocenti, donne e anziani, assassinati dai barbari americani che senza pietà hanno rubato le loro vite preziose, macchiandosi le mani del loro sangue innocente”.
Per il presidente afghano Hamid Karzai quello di ieri è un ”crimine imperdonabile”. Dal Dipartimento di Stato americano è arrivato ”dolore” per ”l’atto di violenza contro gli amici afghani”.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha promesso una rapida inchiesta sulla strage. In una telefonata al presidente afghano Karzai si è detto “scioccato” per quanto accaduto condannando senza appello l’episodio. “Sarà fatta piena luce sui fatti”, ha detto Obama e i responsabili “saranno assicurati alla giustizia nel più breve tempo possibile”.
Mentre il comandante delle truppe Usa e della missione Nato in Afghanistan, il generale John Allen, ha affermato di essere ”assolutamente impegnato nell’assicurare che chiunque sia riconosciuto colpevole di comportamenti sbagliati venga perseguito”.