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Borse, Milano e Madrid maglie nere della giornata. Lo spread risale a 336 punti

Consolidano i cali i principali indici europei, dopo una mattinata in altalena. A mettere a segno le peggiore performance al giro di boa sono Piazza Affari e Madrid, che guidano i ribassi nel Vecchio Continente. In termini macro, sono stati diffusi da Eurostat i prezzi della produzione industriale a febbraio, che sono cresciuti dello 0,6% nell’eurozona e dello 0,8% nell’Ue a 27. Su base annuale, rispetto a febbraio dello scorso anno, l’indice è cresciuto del 3,6% nell’area euro e del 4,3% nell’Ue a 27. Per quanto riguarda l’Italia, i prezzi della produzione industriale sono saliti dello 0,4%, contro lo 0,8% di gennaio.
La disoccupazione in Spagna è aumentata ad una media di 1.250 persone al giorno a marzo, nel primo mese dall’entrata in vigore della riforma del lavoro approvata dal governo di Mariano Rajoy. Nel mese di riferimento 38.769 persone hanno perso il posto di lavoro, mentre da marzo 2011 il numero dei disoccupati è cresciuto di 417.198 unità. Secondo le statistiche mensili alla fine del mese scorso il paese aveva 4.700.000 disoccupati. La Spagna ha il più alto tasso di disoccupazione nell’intera Unione europea al 23,6% e per quest’anno le previsioni sono di un ulteriore aumento.
In aumento lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi che a metà giornata si posiziona sui 336 punti base, dopo un’apertura a 328,78 punti. Le Borse attendono l’avvio di Wall Street che i futures sui pricipali indici pronosticano in ribasso, seppure lieve (il contratto più scambiato sull’S&P registra un calo dello 0,25%). In questo contesto, Madrid cede l’1,36%, Amsterdam -0,65%; Parigi -0,61%; Lisbona -0,42%; Zurigo -0,5%; Francoforte -0,3%; Londra -0,32%; Bruxelles -0,18%. Il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,35% e l’All Share l’1,09%.
Sono i bancari, in particolare a trainare il listino delle blue chips al ribasso. Ad aggiudicarsi la maglia nera è la Popolare di Milano, dopo l’annuncio di ieri di S&P di mettere Piazza Meda sotto osservazione per un possibile downgrade. Sempre ieri, il sostituto procuratore di Milano, Roberto Pellicano ha sentito, come persona informata sui fatti, Alberto Nagel, ad di Mediobanca, in relazione alla fusione avvenuta tra la Banca di Legnano e la Cassa di Risparmio di Alessandria. A metà giornata cede il 5,55% a 0,38 euro.
Forti vendita anche su tutto il resto del comparto bancario: Banco Popolare -4,62%; Intesa Sanpaolo -3,9%; Unicredit -3,4%; Mps -2,48%; Mediobanca -2,51%; Bper -2,17%; Mediolanum -2,14%; Ubi banca -1,38%.
Acqusiti su Mediaset che guadagna il 2,06% dopo l’annuncio della vendita al mercato delle quote detenute in Endemol. Rialzi anche per Ansaldo Sts, che ha comunicato oggi l’aggiudicazione di nuovi contratti per complessivi 81,2 milioni di euro. Negli Usa, Ansaldo Sts ha siglato con Southeastern Pennsylvania Transportation Authority (Septa) un contratto del valore di 73,4 milioni di euro; in Australia, un contratto del valore di 7,8 milioni. Forte attenzione anche sulla galassia Ligresti in attesa delle decisioni sui comcambi in vista della maxifusione di Fonsai con Uniopol. Fondiaria Sai guadagna lo 0,10%; Milano Assicurazioni il 3,46%; Premafin +2,28% e Unipol +2,09%.