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Caso Orlandi, gli inquirenti assicurano: In Vaticano c’è chi conosce la verità sulla scomparsa di Emanuela

E’ convinzione degli investigatori che qualcuno, in Vaticano, conosca il perché della scomparsa di Emanuela Orlandi avvenuta il 22 giugno del 1983 quando la ragazza aveva 15 anni. Tra le certezze emerse dall’indagine il fatto che la Orlandi prima di sparire sia stata seguita e che nella vicenda abbiano avuto un ruolo esponenti della Banda della Magliana fra i quali anche lo stesso Enrico De Pedis detto ‘Renatino’.
Coinvolti nella vicenda singoli esponenti della banda il ruolo dei quali è ancora all’esame degli investigatori per accertare se parteciparono al rapimento ovvero se il loro ruolo fu quello di gestire il rapimento.
Nell’ambito dell’indagine sono indagati Sergio Virtù, Angelo Cassani detto ‘Ciletto’, e Gianfranco Cerboni detto ‘Gigetto’. Alla loro identificazione hanno contribuito non solo le indagini svolte dagli investigatori ma anche da pentiti. Indagata nella vicenda anche Sabrina Minardi che fu compagna di De Pedis dopo essere stata moglie del calciatore Bruno Giordano.
Potrebbe essere abbandonata invece dagli investigatori l’idea di aprire la tomba di De Pedis, collocata nella basilica di Sant’Apollinare. L’ipotesi di ispezionare l’interno del sarcofago era stata tenuta in considerazione dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e dal pubblico ministero Simona Maisto nell’ambito dell’inchiesta sulla scomparsa di Emanuela. A far collegare la scomparsa della Orlandi a De Pedis fu una telefonata arrivata nel 2005 alla trasmissione ‘Chi l’ha visto?’, e gli investigatori esaminarono la possibilità che le indicazioni di chi aveva telefonato alla trasmissione televisiva avessero un fondamento.
Ma ora, secondo quanto trapela in ambienti giudiziari, le esigenze di aprire la tomba non appare più indispensabile considerato anche che De Pedis è morto sette anni dopo la scomparsa della ragazza. Già due anni fa il procuratore aggiunto Capaldo dopo aver interrogato come testimone Pedro Huidobro, attuale rettore della basilica, fece un sopralluogo nella cripta per avere un quadro completo dei luoghi dove oltre alla tomba c’è anche un ossario.