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Il Cdm discute di fisco: agevolazioni ridotte e nuovo catasto sul tavolo del governo

Prima un vertice tra il premier Mario Monti e i ministri economici, poi il Cdm che varerà la delega fiscale. Da oggi i riflettori tornano puntanti sulla priorità numero uno, la crescita. Slitta invece a un altro consiglio dei ministri programmato per mercoledì il varo del Documento di economica e finanza (Def) con probabile revisione al ribasso delle stime sull’ andamento negativo del Pil.
Resteranno deluse le attese di chi avrebbe voluto un taglio delle aliquote irpef per alimentare i consumi e ridare slancio alla domanda interna. Per ora, e sull’argomento sono stati molto chiari sia il ministro per i rapporti con il Parlamento e curatore del dossier spending review Piero Giarda sia il viceministro dell’economia Vittorio Grilli, non c’è spazio per tagliare le tasse.
Questa scelta di fondo non impedisce comunque di intervenire sul terreno fiscale con una serie di misure che la delega metterà in cantiere. A partire proprio dalla destinazione delle risorse che la lotta all’evasione continua a generare. Nella prima versione del decreto fiscale, ora all’esame del Parlamento, c’era l’istituzione di un fondo in cui farle convergere per finanziare futuri sgravi fiscali. Ragioni di cautela e di opportunità avevano poi suggerito di evitare di generare pericolosi appetiti rispetto a un tesoretto da redistribuire. Ora, il fondo dovrebbe tornare nella delega, con una serie di accorgimenti che non impongano scelte irreversibili per il futuro.
Nella delega, poi, ci sarà l’attesa riforma del catasto, con il passaggio dai vani ai metri quadri per il calcolo del valore patrimoniale dell’immobile. Previsto, poi, il riordino di deduzioni e detrazioni, con un consistente taglio di quelle inutili e l’obiettivo, confermato, di non toccare le agevolazioni previste per le famiglie e le fasce di reddito più basse.