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Ddl lavoro, il governo ricorre alla fiducia. Fornero sull’art.18: Non lo abbiamo distrutto perché è un valore

Il governo pone la fiducia, in aula al Senato, su quattro maxiemendamenti al ddl lavoro. Il ministro per i Rapporti con il parlamento, Piero Giarda, prendendo la parola ha annunciato la presentazione di 4 emendamenti, sostitutivi degli articoli dall’1 al 21, dal 22 al 40, dal 41 al 54, dal 55 al 77. I maxiemendamenti, ha spiegato il ministro, conterranno il testo ”approvato dalla commissione con le sole necessarie modifiche di coordinamento normativo e alcune necessarie divisioni relative alle clausole di natura finanziaria”. Il ddl lavoro ”non è una bacchetta magica, che possa risolvere tutti i problemi del paese”. Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, che interviene in aula al Senato, terminata la discussione generale sul ddl lavoro. La riforma, spiega Fornero, ha l’obiettivo di ”rendere possibile un percorso per risolvere alcuni di problemi”, tra cui ”il recupero dell’occupazione, della produttività e del reddito, che apra la strada a nuove vie di sviluppo”. Il ddl lavoro, aggiunge Fornero, intende ”anche e soprattutto tracciare un percorso di recupero della dignità, attraverso la riappropriazione di un futuro di crescita”.
”Non è stata utilizzata l’accetta”, per modifcare l’articolo 18. ”Non lo abbiamo distrutto perché è un valore”. Il governo, spiega il ministro, ha invece ”limitato il valore” delle norme ”punitive nei confronti dell’imprese”. In questo modo la ”disciplina sanzionatoria sui licenziamenti illegittimi è in linea con gli standard europei”. ”Forse nessuna riforma come quella del mercato del lavoro tocca, in altrettanta profondità, tutta la società: famiglie, imprese e istituzioni” che hanno ”interessi contrapposti”, ha poi aggiunto Fornero.
Il ministro sottolinea quindi la necessità di mettere in pratica le norme contenute nel provvedimento, perché approvare la riforma per ”vederla appassire e restare sterile nei risultati, o disattesa nella pratica, non è certo nell’interesse del Paese e del governo”. L’esecutivo ha quindi previsto ”un monitoraggio” che sarà effettuato ”con tempismo, competenza, metodo e pragmatismo di chi sa che non vi sono dogmi ma buone pratiche”. Fornero sottolinea quindi che ”bisogna essere pronti a cambiare e affinare” il provvedimento in corsa.