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Decreto sanità subito impantanato, slitta il giro di vite su fumo, giochi e bevande gassate

Decreto sanità subito impantanato, slitta il giro di vite su fumo, giochi e bevande gassate

Ostacoli sulla strada del ‘decretone’ sulla sanità messo a punto dal ministro della Salute Renato Balduzzi. Il giro di vite su fumo, giochi e bevande gassate, che sarebbe dovuto approdare sul tavolo del Cdm di venerdì, potrebbe subire uno slittamento. Infatti, a quanto apprende l’Adnkronos Salute, nel corso del preconsiglio dei ministri di questa mattina, sarebbero stati avanzati dubbi ”procedurali e di copertura economica, più che di contenuto”.Fra i nodi, la questione dei finanziamenti per gli ambulatori H24 e il Programma nazionale per la non autosufficienza, che “potrebbe essere spacchettato e rinviato a un decreto ad hoc”. La questione verrà affrontata in una riunione interna a Palazzo Chigi, in programma giovedì. In questa sede il premier Mario Monti deciderà se far slittare il decreto o portarlo venerdì in Consiglio dei ministri.”Non si tratta – secondo fonti ministeriali – di sollevare dubbi di costituzionalità, ma di forma e copertura”. Servirebbe un testo più snello, perché solo alcuni aspetti meriterebbero una decretazione d’urgenza.

Intervistato sulle misure previste nel ‘decretone’ sanità, il ministro al ‘Tg3′ dice: ”Confido nell’approvazione il più presto possibile, quando ci saranno le condizioni tecniche” per farlo.”L’ipotesi che avevamo fatto – ha aggiunto – era di approvare il decreto venerdì 31 agosto” in consiglio dei ministri. “Se ci fosse qualche cambiamento e qualche dilazione per ragioni di tipo tecnico – ha evidenziato - non sarebbe un problema”. Balduzzi ha aggiunto che il testo è “abbastanza importante con molti profili che si prestano giustamente a discussione. Quindi nella massima serenità si stanno avviando gli approfondimenti del caso. Io mantengo l’impegno preso in Consiglio dei ministri”.Poi evidenzia: “Nessuno Stato etico e nessuna ingerenza nella libertà individuale. I pubblici poteri devono non solo lanciare un campanello di allarme, ma anche adottare le soluzione più idonee per proteggere soprattutto i minori”.

Tasse contro il fumo e sulle bibite gassate, dunque, per proteggere i ragazzi “come del resto già avviene in Paesi a grande tradizione liberale”, dice Balduzzi. “I pubblici poteri si preoccupano di responsabilizzare il più possibile i cittadini, soprattutto i più giovani, sulle problematicità di alcune dipendenze come tabagismo e alcol oltre a quelle nuove come la dipendenza da gioco d’azzardo patologico”.