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Alcoa, allarme esplosivo. La telefonata: Otto candelotti sotto un traliccio. Poi si scopre che è falso. Ieri gli operai erano scesi dal silo

Allarme allo stabilimento Alcoa di Portovesme. In mattinata una telefonata all’Ansa ha annunciato la presenza di esplosivo all’interno dello stabilimento.
Nel corso delle verifiche, la polizia ha trovato un involucro ai piedi di un traliccio, a poco distanza dalla fabbrica sarda: dentro otto candelotti.
Uniti a gruppi di quattro erano collegati con quella che ad un primo esame sembra essere un’antenna. Dentro i candelotti è stata trovata della gelatina esplosiva. Gli artificieri della Polizia, che hanno fatto brillare i candelotti, stanno ora verificando se all’interno dell’involucro siano presenti i detonatori in grado di far esplodere l’ordigno.
I tre operai dell’Alcoa che stavano protestando sul silo di 70 metri di altezza, nella fabbrica di alluminio di Portovesme, sono scesi a terra. Uno dei tre oggi aveva accusato un malore.
”I tre operai – ha spiegato  il delegato Rsu-Fiom-Cgil Bruno Usai – sono scesi mezz’ora fa. Siamo riusciti a convincerli, anche perché un collega stava molto male e gli altri due erano molto provati, dopo 4 giorni a 70 metri di altezza. Ora attueremo altre forme di protesta per far sì che lo stabilimento possa continuare a produrre”.
Intanto “dal 1° agosto non abbiamo ricevuto nessuna nuova e concreta manifestazione di interesse da parte di potenziali acquirenti dell’impianto Alcoa di Portovesme”. Lo conferma la Alcoa, dopo che “nei giorni scorsi il comprensibile livello di preoccupazione per il futuro dello smelter di Portovesme e dei suoi dipendenti e collaboratori ha portato a una grande quantita’ di congetture e commenti”.
Dopo la comunicazione fatta ai sindacati l’1 settembre, ricorda l’azienda, “abbiamo iniziato il processo di chiusura. Una volta conclusa la chiusura della maggior parte delle unità produttive, provvederemo alla corretta manutenzione dello smelter così che sia pronto a essere riavviato da un altro operatore, nel caso si facesse avanti. Manterremo lo smelter in questa condizione per un altro anno e continueremo a impiegare i nostri dipendenti fino alla fine del 2012″.
Alcoa evidenzia come “per mantenere viva questa possibilità” sia di “vitale importanza portare avanti il processo di chiusura in modo ordinato e tempestivo secondo il piano definito dal management dello stabilimento. Un processo ordinato di chiusura è, inoltre, fondamentale per tenere sotto controllo le attività e garantire la sicurezza dei nostri dipendenti, della comunità locale e dell’ambiente”.