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Cinque Stelle e democrazia: l’intervista di Favia era concordata? Ora si grida al complotto

Cinque Stelle e democrazia: l’intervista di Favia era concordata? Ora si grida al complotto

Un’intervista concordata fatta, magari, per ottenere un posto nel Pd visto che il consiglio regionale emiliano e’ in scadenza. Questa l’ipotesi avanzata in un articolo di Maurizio Ottomano sul blog di Beppe Grillo a proposito dell’intervista ‘rubata’ a Giovanni Favia trasmessa a ‘Piazza pulita.

“Qualcosa non torna. Favia -scrive Ottomano- non e’ lo sprovveduto che pensiamo in balia del giornalista cattivo e di una tecnologia sconosciuta. Non e’ un’anziana signora ottantenne, ignara di qualsiasi marchingegno elettronico, con il panico da telecamera e la voglia di salutare a casa. Il nostro Favia e’ abituatissimo alle interviste, dato che il suo presenzialismo in Tv ormai e’ noto a tutti ma, soprattutto, conosce benissimo le dinamiche audiovisive”.

“La fine mandato, prossima per Favia che e’ gia’ alla seconda legislatura e quindi non piu’ candidabile nel M5S, potrebbe essere il movente -ipotizza- di questa intervista concordata e il ‘do ut des’ per il passaggio ad altra formazione politica, probabilmente il Pd o affini (tanto non cambia di molto la sostanza)”. Non si fa attendere la replica di Favia che su Twitter cita la celebre battuta di Fini a Berlusconi. “Che fai mi cacci?”. “Non ho nessuna intenzione di andare nel Pd, il Movimento 5 Stelle è sempre stata ed è la mia casa”.