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Monti apre a Monti bis: L’Italia e’ stata messa in sicurezza ma se serve al Paese ci sarò

Monti apre a Monti bis: L’Italia e’ stata messa in sicurezza ma se serve al Paese ci sarò

Monti ritorna sui suoi passi. E dopo aver detto che non ci pensa proprio a restare oggi apre qualche possibilità sul suo futuro. Monti apre a Monti. E gela e infiamma le aspettative di molti: “Certo che se ci fosse una circostanza particolare, se dovesse essere richiesto, considererei la possibilità di dare una mano”
Intanto ieri il premier ha parlato della crisi e del nostro paese. L’Italia è stata messa in sicurezza ma, soprattutto, non è più una ‘miccia’ capace di scatenare una crisi globale. Ha tenuto a precisarlo, con le dovute cautele, in un’intervista rilasciata al canale americano Pbs. Alla domanda se ritenesse che il risultato più importante raggiunto dal governo fosse quello che l’Italia non rischia più d’infiammare la crisi del debito, ”sono abbastanza sicuro che sia così” risponde Monti, ricordando che ”ovviamente non era così lo scorso novembre, quando il governo si è insediato”. ”Credo che sia importante per l’Italia, ma soprattutto per l’Eurozona che la sua terza economia più grande non abbia dato forza a una serie di incendi locali che erano scoppiati”, ha spiegato.
”Gli italiani sono stati probabilmente sottoposti alla cura più pesante ed intensa che abbiano mai avuto”, ha detto ancora il premier intervistato da Charlie Rose su Pbs. ”Non sono soddisfatti delle singole misure che abbiamo dovuto prendere – ha continuato – ma sembrano avere fiducia nel governo”. Una cosa che, secondo Monti, ”è molto incoraggiante, non tanto per l’esecutivo, quanto per il paese” e che conferma peraltro ”quello che ho sempre pensato: che gli italiani vengono considerati spesso un popolo ingovernabile quando invece chiedono governo e governance”.
Il Professore, inoltre, ha fatto osservare che “certi pregiudizi nei confronti dell’Italia negli ultimi mesi si sono dissipati. Tutti evolviamo” riferendosi in particolare alle recenti aperture di credito della cancelliera tedesca Angela Merkel. ”Il fatto che l’Italia, con i suoi sforzi, sia ora percepita da tutti, Germania inclusa, come un partner sulla buona strada influisce anche su come l’opinione pubblica tedesca e il governo – ha specificato – hanno visto finora altri Paesi dell’eurozona: stanno diventando più fiduciosi della volontà di ciascuno nel fare la propria parte”.
Alla domanda se un programma di acquisto illimitato di bond da parte della Bce può diventare il vero antidoto alla crisi Monti ha ricordato come l’instabilità dei mercati “non è solo dovuta all’indisciplina di singoli paesi ma può essere causata da un errato funzionamento dell’Eurozona”.
“La Bce, autonomamente – ha sottolineato il premier – ha deciso come sarebbe intervenuta” ma “sarebbe molto pericoloso per i paesi venir meno all’impegno di esser disciplinati contando su un’operazione di salvataggio della Bce”. “Aiuta tuttavia sapere – ha aggunto – che se tu stai facendo i compiti a casa tua e ci sono delle turbolenze sui mercati finanziari, la Bce c’è e può aiutarti”.
Quanto alla Spagna, il profesore è convinto che sia “decisamente sulla strada giusta e uscirà dalla zona rischio. Sta agendo in modo molto serio in termini di controllo di bilancio e di riforme strutturali”. Cercando di motivare il suo ottimismo il premier ha quindi puntualizzato che ”è importante analizzare ogni Paese individualmente, ma è anche importante capire che siamo tutti parti di qualcosa di più grande che è l’Eurozona e l’Unione Europea”.
Parlando invece del suo futuro, Monti ha detto: ”Posso confermare che non sarò un candidato e credo che non potrei neppure essere un candidato perché sono senatore a vita”. Ha quindi ribadito che non resterà in carica come ministro: tutto il suo governo dovrà dimettersi quando ci saranno le elezioni. Dopo questa scadenza, ”starà nei partiti politici, a secondo del risultato elettorale, esprimersi sulla nuova configurazione politica dell’Italia”.