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Tangenti, rinvio a giudizio per Filippo Penati. Rapporto di Libera: la corruzione costa al Paese 10 miliardi l’anno

Tangenti, rinvio a giudizio per Filippo Penati. Rapporto di Libera: la corruzione costa al Paese 10 miliardi l’anno

I pm di Monza Walter Mapelli e Franca Macchia hanno chiesto al gup di rinviare a giudizio Filippo Penati, ex sindaco di Sesto San Giovanni ed ex presidente della Provincia di Milano, e un’altra ventina di persone tra cui l’allora suo braccio destro Giordano Vimercati.
Le accuse contestate sono corruzione, concussione e finanziamento illecito ai partiti nell’ambito dell’indagine su un presunto giro di tangenti sulle aree ex Falck e Marelli. L’udienza preliminare, ancora da fissare, si terrà davanti al gup Giovanni Gerosa.
Secondo l’accusa ci sarebbero stati pagamenti per agevolare il rilascio di alcune concessioni o per impostare, secondo criteri determinati, il piano di governo del territorio (Pgt) in riferimento alle due aree che avevano ospitate la Falck e la Ercole Marelli. Nel primo caso le presunte irregolarità riguardano il piano di lottizzazione e la sua approvazione e adozione dal consiglio comunale. Nel secondo, oltre al piano di lottizzazione ci sarebbero state irregolarità sulle concessioni edilizie.
L’indagine ha avuto un’accelerazione l’estate dello scorso anno soprattutto dopo le dichiarazioni di Giuseppe Pasini, imprenditore, che si è presentato spontaneamente ai magistrati milanesi raccontando di essere stato vittima di soprusi da parte degli amministratori locali di Sesto San Giovanni che si sono succeduti a partire dal 2000-2001. L’inchiesta è poi stata trasferita da Milano a Monza.
“Una tassa occulta, che impoverisce e inquina il Paese”: cosi’ viene definita la corruzione nel dossier preparato dalle associazioni Libera, Legambiente e Avviso Pubblico, presentato a Roma nella sede della Fnsi, il sindacato unitario dei giornalisti italiani. Basti pensare che la corruzione in Italia ‘pesa’ per circa 10 miliardi di euro l’anno in termini di pil e quindi di perdita di ricchezza, per limitarsi ai danni economici cui vanno aggiunti quelli altrettanto gravi del degrado etico e sociale.