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Primarie, caos sulle regole. Renzi: Sì al doppio turno e all’albo, no alla pre registrazione

Sulla faccenda primarie circolano due versioni al Pd. I ‘buonisti’ scommettono sul fatto che si arriverà a una composizione della frattura Bersani-Renzi sulle regole. Altri prevedono che non ci saranno aperture, confermano che le regole sono queste e che Renzi dovrà accettarle. Con tutto il carico di interrogativi che un percorso del genere comporta. Renzi userà ‘l’arma’ delle nuove regole per far saltare il tavolo e correre da esterno? Stasera il sindaco ha assicurato che se perderà le primarie non farà “un altro partito”. Ma parteciperà alle primarie se le regole non cambiano? Stasera Renzi ha messo sul tavolo le sue condizioni: no alla pre-registrazione. “Facciamo l’albo degli elettori, mi va bene. Siamo favorevoli anche al fatto che gli elenchi siano pubblici, va bene anche il doppio turno” ma “la pre-registrazione no”. Una regola che restringe il campo dei partecipanti e “impedire a chi ieri ha votato Berlusconi di poter votare alle primarie del Pd è un capolavoro del tafazzismo”. Un punto di mediazione accettabile per Bersani? Fino a stasera non si registravano aperture in questo senso del quartier generale del segretario. La polemica di Renzi viene giudicata dall’entourage del segretario “pretestuosa”, una “campagna mediatica”. Si sottolinea che le regole fin qui elaborate “sono state pensate per garantire il massimo di trasparenza e partecipazione”. E che questo, a quanto si apprende, dovrebbe rivendicare Bersani sabato all’assemblea all’Ergife.
“La pre-registrazione” è un errore, per Renzi. “Così si portano a votare le truppe cammellate che ha gli interessi, e sempre gli stessi”, mentre invece “le primarie servono a portare a votare la gente perbene”. Con la pre-registrazione “non solo vai a fare la coda la domenica ma devi andare la domenica prima a pre-registrarti per dire che la domenica dopo vai a votare”, attacca il sindaco di Firenze. “Non sono d’accordo a mettere limiti” alle primarie, farlo “dà il senso della paura del gruppo dirigente”. “Bersani -incalza Renzi- ha detto che le regole servono per evitare che a votare venga Batman, ma questo signore non ha mai votato alle nostre primarie e mai lo farebbe. Batman, invece, ha votato insieme all’ex capogruppo del Pd alla Regione Lazio…”. Dal fronte bersaniano si ribatte: “Ma perché Renzi si agita tanto? Vuole i pullman di Verdini e Dell’Utri alle primarie?” La provocazione di un dirigente bersaniano dà la misura del clima che si registra in queste ore nel Pd. “Non e’ vero che cambiano le regole delle primarie: queste -si spiega- sono le regole che proponiamo a tutti i partecipanti per queste primarie”. Ma le altre volte si e’ votato sempre con le stesse regole, o no? “Non e’ cosi’. Ogni primaria ha il suo regolamento, sono diversi anche da citta’ a citta’. Ad esempio a Firenze, e questo Renzi se lo dovrebbe ricordare, c’e’ il doppio turno. A Napoli, per dire, no”, si spiega. “Non c’e’ nulla di draconiano in quel regolamento”, aggiunge uno dei dirigenti che lo ha messo a punto.
Chi sollecita un riavvicinamento delle posizioni tra Bersani e Renzi è Walter Veltroni. L’ex-segretario mantiene la sua ‘neutralita” nella contesa, ma oggi pomeriggio in un lungo incontro al Pd con Bersani, avrebbe ribadito al segretario la preoccupazione, gia’ esplicitata ieri, dei rischi che il Pd corre da una contesa cosi’ aspra e spronato a non restringere la partecipazione. Veltroni teme una scissione? Renzi minaccia di correre da esterno… “Walter non ha mai parlato di scissione -spiega un veltroniano- ma dei rischi che corre l’identita’ del partito”. In questo contesto “sarebbe opportuno arrivare all’assemblea di sabato con un accordo” che smorzi le tensioni. Anche perche’ chissa’ che piega puo’ prendere un’assemblea senza rete… E la presidente Rosy Bindi ha gia’ fatto sapere che non fara’ sconti: massima trasparenza sulla validita’ dei voti. Bindi da alcuni giorni particolarmente silenziosa, dopo i botta e risposta con Renzi sulla rottamazione. Tema che resta cavallo di battaglia del sindaco. In serata Renzi ha fatto tappa nel suo tour elettorale in camper vicino Prato, a Coiano. “Qui -ricorda- nel 1980 in questa Casa del popolo un gruppo di giovani dell’allora Pci chiese un voto segreto e destitui’ l’allora gruppo dirigente. Questa e’ la capitale della rottamazione. Da che mondo e’ mondo esiste, e non capisco perche’ da quando ci siamo noi si sono scatenate tutte le polemiche. Noi siamo qui a viso aperto, senza accoltellare nessuno”.
Intanto si muovono i parlamentari che sostengono Renzi. Oggi in 28 hanno sottoscritto un appello in cui si chiede che la primarie siano aperte. Le primarie sono una “grande opportunita’” che “non va sprecata con regole e modalita’ di svolgimento che invece di favorire la partecipazione piu’ ampia possibile si propongano di limitarla”, scrivono rivolgendosi direttamente a Bersani, i parlamentari renziani. Tra questi Mario Adinolfi, Mario Barbi, Anna Paola Concia, Roberto Della Seta, Paolo Gentiloni, Roberto Giachetti, Pietro Ichino, Salvatore Vassallo. Un contro-documento e’ stato invece firmato un gruppo di 9 parlamentari ex-popolari. Chiedono “regole serie e procedure chiare alle primarie, per evitare eventi incresciosi e salvaguardare il diritto della maggioranza degli elettori a vedere nitida e senza ombre l’affermazione del candidato vincente”. Dice Beppe Fioroni: “Le primarie non sono un autobus: ci sono delle regole e si partecipa se si sottoscrive una carta di intenti senza pregiudiziali”. E gia’, perche’ sull’autobus delle primarie ora vogliono salire pure Oliviero Diliberto e Antonio Di Pietro. Che si aggiungono a Nichi Vendola che Fioroni avverte: “Se e’ contro l’agenda Monti e non vuole sottoscrivere la carta di intenti fara’ qualcosa di diverso dalla nostra coalizione”. Intanto il leader di Sel su twitter mette anche i suoi paletti alle regole concordate nel Pd e che dovranno essere discusse anche con Sel come partecipante alle primarie: “Se fosse vero che puo’ votare al secondo turno solo chi ha votato al primo mi sentirei piu’ un candidato di un reality show che delle primarie…”.