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Pensioni, scontro tra Governo e partiti. Fornero: No a passi indietro sulla riforma

Pensioni, scontro tra Governo e partiti. Fornero: No a passi indietro sulla riforma

Occorre fare ”ogni sforzo per evitare anche il solo rischio di adottare misure che potrebbero avere l’effetto di compromettere gli sforzi di stabilizzazione finanziaria sin qui profusi dal Parlamento, dal governo e dal paese”
E’ quanto scrive il ministro del Welfare, Elsa Fornero, in una lettera del 7 agosto indirizzata alla commissione Lavoro di Montecitorio sul tema degli esodati.
Nel mirino del ministro il ddl approdato oggi in aula alla Camera a firma dell’ex ministro Damiano e condiviso da Pd, Pdl, Udc e opposizioni. Nel testo, che di fatto rivede la normativa sulle pensioni, sono previsti una serie di scalini per consentire ai lavoratori di 58 anni di andare in pensione con 35 anni di contributi fino al 2017.
La riforma delle pensioni varata dal governo Monti “è la più grande operazione di riequilibrio fra generazioni mai fatta negli ultimi decenni in questo Paese”, dice ancora il ministro del Lavoro, intervenendo a un convegno sulle pensioni all’università Bocconi di Milano. “Il senso di questo riforma è di dare meno ai padri e più ai figli”, rimediando a “riforme poco lungimiranti fatte in passato”.
Per Fornero la riforma “è stata dura ma non ha generato uno sciopero generale. I sindacati sono stati scontenti ma hanno sostanzialmente accettato questa riforma e questo gli va riconosciuto”. Per il ministro del Lavoro la riforma “anche rispetto all’equità ha sempre cercato di dare una risposta forte, con una visione sulla parte debole e senza asservimenti alle ragioni dei vincoli finanziari”.
Poi il ministro apre sulla questione egli esodati: “Il governo è pienamente disponibile a discutere caso per caso il problema”. “Ci sono persone in seria difficoltà e vanno tutelate”, spiega infatti la Fornero. “Altre persone invece -ha continuato- sono uscite con buonuscite e pensioni generose. Bisogna mettersi a un tavolo, guardare i numeri, occuparsi delle persone che sono piu’ in difficoltà e poi discutere pacatamente degli altri casi”.
Intanto la coalizione guidata da Monti ha convocato le parti sociali, imprese e sindacati, per un incontro sulla Legge di Stabilità, domani alle 16,30 nella sala verde di Palazzo Chigi.