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Lombardia, scontro aperto tra Maroni e Formigoni sulla data delle elezioni

“Ho fatto pulizia all’interno della Lega ora la voglio fare nel palazzo della Regione dove abbiamo visto che la ‘ndrangheta è riuscita ad entrare”. E’ quanto sostiene il segretario federale della Lega nord, Roberto Maroni, che oggi a Rho, alle porte di Milano, ha dato il via alla raccolta delle firme per alcuni referendum proposti dal Carroccio ma soprattutto per chiedere al popolo leghista quale candidato scegliere per la presidenza della Regione Lombardia.
L’ex ministro dell’Interno ha detto che voterà domani a Varese (“alle 10.30 in piazza Montegrappa”) precisando che non ha alcuna intenzione di votare per se stesso; ha ribadito tuttavia la sua disponibilità nel caso fosse necessaria. La scheda sulla quale i militanti della Lega sono chiamati a votare porta due opzioni sulla data del voto una nel 2013 con l’election day o in alternativa nel 2015 con Formigoni, quindi sul lato destro viene chiesto “chi vorresti candidare governatore”.
Proprio sulla data delle elezioni in Regione Lombardia, Maroni (favorevole a una election day) ha spiegato di aver sentito il ministro dell’Interno, il presidente del Consiglio e la prefettura e ha “riscontrato opinioni diverse da quelle di Formigoni”. Poi ha aggiunto: “c’è una legge che dice che per risparmiare tutte le elezioni si devono accorpare nello stesso giorno. Buttare nel cestino 50 milioni di euro è un insulto nei confronti di chi fa fatica ad arrivare a fine mese”.
La replica di Roberto Formigoni arriva rapidamente tramite un tweet: “Mi spiace dover smentire ancora Roberto Maroni, ma mezz’ora fa il Governo mi ha confermato che andremo al voto in tempi molto rapidi”. Più tardi da Varese, dove dà il via alla sua campagna elettorale, si è detto convinto che il voto “sarà entro il 27 gennaio”, poi ha aggiunto che la nuova giunta cui darà vita lunedì “avrà la durata di 4 mesi”. Interrogato dai cronisti sul suo futuro politico, ha risposto: “Credo che ora una candidatura al Parlamento potrebbe anche piacermi ma in questo momento tutti i miei pensieri sono concentrati sulla Lombardia”.
Parlando di candidati possibili, invece, Maroni ha detto: “Di nomi ne ho letti tanti, da Albertini a Lupi alla Gelmini. Sono tutte persone che stimo ma non è una questione personale ma politica”. L’ex ministro dell’Interno si è poi detto disponibile ad affrontare eventuali primarie di coalizione: “Io ho dato la mia disponibilità ma non so se ci saranno perché non ho avuto più risposta dal Pdl. Lì tutto tace”.
Commentando, invece, la notizia secondo cui il Pdl starebbe cercando accordi con l’Udc per il voto regionale, Maroni ha affermato: “Sento che c’è nel Pdl qualcuno che vorrebbe fare una alleanza con l’Udc perché la Lega sarebbe incompatibile. Oh bella siamo incompatibili dopo dodici anni di governo? In Sicilia l’Udc appoggia il candidato diverso da quello del Pdl e qualcuno dovrebbe quindi spiegarmi questa bizzarria”.