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Legge di stabilità, il governo porrà tre fiducie. 10mila esodati da tutelare

Via libera della commissione Bilancio della Camera all’emendamento che amplia la platea degli esodati tutelati. La proposta di modifica alla legge di stabilità prevede 10.130 nuovi esodati e porta la platea complessiva a 130mila circa.
La legge di stabilità approderà nell’Aula della Camera nel pomeriggio di giovedì prossimo. Il governo, come ha annunciato durante la Conferenza dei capigruppo, è intenzionato a porre nella mattinata di martedì della prossima settimana tre fiducie, che verranno votate a partire dalle 12 di mercoledì 21, iniziando con le dichiarazioni di voto, l’ultima delle quali in diretta tv è prevista alle 18. Per la mattinata di giovedì, probabilmente all’ora di pranzo, sempre con diretta tv, è previsto il voto finale sul testo.
Oggi il governo è stato battuto in commissione su un sub-emendamento del Pd alla proposta di modifica presentata dai relatori al ddl stabilità. I voti favorevoli sono stati 15 mentre i contrari 9.
I relatori hanno dato parere contrario al sub emendamento perché, ha spiegato Renato Brunetta, “è in più”. Quanto stabilisca la modifica proposta da Lenzi e Gnecchi “è già implicito nel testo. Dirlo non aggiunge nulla”. Il sub-emendamento, ha aggiunto il relatore, “è superfluo, quindi ho dato parere negativo ma questo fa parte della normale dialettica dei voti in commissione”.
Secondo Gnecchi, però, le nuove norme previste dall’emendamento dei relatori “potrebbero non essere migliorative” per gli esodati che già hanno acquisito i diritti. “Volevamo che fosse chiaro che ci sono i salvaguardati” con le norme già approvate, e “in più ci sono questi”. Governo e relatori “forse non sono riusciti a cogliere esattamente il senso” del sub-emendamento.
Oggi è stato dato anche il via libera al blocco della rivalutazione automatica dei vitalizi per chi ha ricoperto cariche elettive regionali e nazionali. Il sub emendamento approvato è a firma Occhiuto. La proposta di modifica prevede, per l’anno 2014, il blocco della “rivalutazione automatica, ove prevista, dei vitalizi percepiti da coloro che hanno ricoperto cariche elettiva regionali e nazionali, secondo le modalità stabilite nell’esercizio dell’autonomia costituzionale delle rispettive istituzioni”.