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Lacrimogeni lanciati dal Ministero della Giustizia, Severino apre indagine. Cancellieri: Punirò i poliziotti violenti

Il ministro della Giustizia, Paola Severino, ”visionato il video pubblicato sul sito di Repubblica.it che ritrae il lancio di lacrimogeni, durante la manifestazione di mercoledì scorso, dalla sede del dicastero di Via Arenula”, esprime “inquietudine e preoccupazione” per l’accaduto. Il Guardasigilli ha immediatamente disposto una indagine interna.
Dai primi accertamenti, si legge in una nota del ministero della Giustizia, ”e’ stato verificato che lacrimogeni a strappo, come quelli che sembrerebbero essere stati lanciati dal Ministero, non sono in dotazione al reparto di polizia penitenziaria di via Arenula”. Il ministro Severino assicura che ”le verifiche proseguiranno con il massimo impegno, con il dovuto rigore e con la massima tempestivita”’.
Sulla vicenda interviene il deputato del Pd Dario Ginefra che annuncia un’interrogazione al ministro “per valutare le responsabilità anche di chi ha coordinato gli interventi della manifestazione romana”. “Ho comunque apprezzato le parole del ministro dell’Interno Cancellieri che ha annunciato provvedimenti contro quegli agenti protagonisti di inusitati pestaggi nei confronti di manifestanti inermi, anche al fine di tutelare la stragrande maggioranza degli operatori delle forze dell’ordine che hanno agito comesempre con professionalita’” conclude l’esponente del Pd.
“Puniro’ i poliziotti violenti, colpire gli inermi e’ intollerabile ma la piazza deve rispettare la legalita’”. Lo dice Anna Maria Cancelleri, ministro dell’Interno, in una intervista a ‘Repubblica’. La titolare del Viminale, dopo avere osservato un filmato postato da Repubblica tv che documenta un agente in borghese su un ragazzo inerme, afferma: “queste immagini non le avevo ancora viste. E questa violenza su un inerme e’ intollerabile e ingiustificabile. Qusto poliziotto sara’ identificato subito”.
“Sono io, ora, a voler sapere chi e’. Faremo le dovute valutazioni e ne trarremo le conseguenze disciplinari. E lo stesso varra’ qualora altre immagini dovessero documentare comportamenti simili. Su questo punto – avverte la Cancellieri – non ci sono ne’ se, ne’ ma. Il monopolio della forza e’ democratico se la forza e’ esercitata nel rispetto della legalita’. Altrimenti diventa un’altra cosa”.
Il ministro dell’Interno interviene anche sull’intervento di Beppo Grillo nella ‘lettera al soldato blu’: “quanto ha detto e’ da irresponsabile. E’ un esempio di sciacallaggio politico. Il Paese non ha bisogno di altri Masanielli. Ne ha avuti abbastanza. E per altro, il Masaniello originale non aveva nemmeno questo tono torvo, truce. Ma come si fa ad evocare la guerra? Che c’entra quel richiamo a Pasolini? Di quale Italia stiamo parlando? In questo modo non si guida un Paese ma lo si porta alla distruzione. Questo Paese ha bisogno di responsabilita’ e di politica, quella che ho sentito nelle parole del Capo dello Stato”.
Cancellieri torna sulle manifestazioni in piazza. “Gli studenti che a migliaia sono scesi in piazza – dice – esprimono le loro ragioni. Per questo vanno difesi nella loro liberta’ di manifestare. Ma questo puo’ avvenire solo in una cornice di legalita’ complessiva. Dove la liberta’ di ciascuno finisce dove comincia quella dell’altro. Vale per i politici. Vale per chi manifesta. Io, da ministro, posso assicurare che il Viminale e il Dipartimento di Pubblica sicurezza fara’ la sua parte. Ha la vitalita’ per farlo e ha un capo, Antonio Manganelli, che in questo momento ha e merita la fiducia di tutti”.