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Sull’Ilva anche una tromba d’aria, 20 feriti. Un operaio disperso: era sulla gru caduta in mare

Sull’Ilva anche una tromba d’aria, 20 feriti. Un operaio disperso: era sulla gru caduta in mare

Una tromba d’aria si è abbattuta su Taranto e Statte provocando danni e feriti allo stabilimento dell’Ilva. A quanto riferisce  Mimmo Panarelli, responsabile territoriale della Fim Cisl, e confermato da altre fonti, ”potrebbero esserci tre dispersi”. ”Quasi tutti i lavoratori hanno lasciato lo stabilimento per lo spavento. Molti se ne sono andati. Non si può continuare a lavorare senza sicurezza”, spiega.
All’Ilva, afferma, sarebbe caduta in acqua una delle gru situate sopra uno dei pontili che affacciano sul mare e che si trovano all’interno dell’enorme stabilimento dell’azienda siderurgica.
La tromba d’aria che ha causato danni a un camino dello stabilimento siderurgico ”ha determinato lo sprigionarsi di fiamme altissime alte 50 o 60 metri”, continua il sindacalista. Per questo è stato deciso il blocco di due estrattori che alimentano la rete del gas.
”I lavoratori, preoccupati per le conseguenze, sono quindi usciti dalla fabbrica e ora i tecnici stanno effettuando dei controlli”, aggiunge. Secondo quanto riferisce Panarelli anche nel vicino comune di State la tromba d’aria ha causato danni ai tetti delle case che sono state scoperchiate.
Una situazione critica si registra nella zona del porto dove si affacciano i pontili che servono per il carico e scarico delle merci del siderurgico. Lì, come riferito da Panarelli, è crollata una gru in mare. Ci sarebbe quasi certamente un disperso, forse due.
L’Ilva fa sapere che ci sono 20 feriti lievi nell’infermeria dello stabilimento, mentre altri due sono stati portati in ospedale dal molo.
“L’azienda ha subito gravi danni strutturali ancora da quantificare”, riferisce l’azienda. “Sono crollati un capannone all’imbarco prodotti e la torre faro, è crollato il Camino delle batterie uno e tre”, prosegue.
L’Ilva ha “messo in atto tutte le procedure di emergenza generale, gli impianti sono presidiati, in azienda sono presenti i comandanti dei vigili del fuoco provinciale e regionale. Non c’è stato alcun incendio. Le fiamme visibili dall’esterno sono relative agli sfoghi di sicurezza provocati dalle candele di sicurezza degli impianti. Tutta l’area ghisa è sotto controllo”, chiarisce Ilva.
“Non c’è stata evacuazione, sono stati messi in circolo tutti i bus aziendali per raccogliere il personale non addetto alla gestione dell’emergenza generale e accompagnarlo alle portinerie e ai punti di incontro dell’azienda”, conclude l’azienda.
Sarebbe parzialmente crollata una ciminiera dello stabilimento. Sul posto soccorritori, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Nello stabilimento anche alcuni incendi che, dalle prime informazioni, sarebbero legate ai gas di scarico.
Antonio Talò, segretario generale della Uilm di Taranto, afferma all’Adnkronos: “E’ un grande disastro, a noi interessa che non ci siano vittime”. E conferma che al momento le prime notizie ancora confuse parlano di “una ventina di feriti non gravi in infermeria e di un lavoratore disperso”. “E’ scattato il piano di emergenza e l’azienda mi ha comunicato che tutte le procedure di sicurezza sono scattate”, aggiunge.
Allerta maltempo in tutta Italia. Situazione critica anche in Toscana, una regione colpita duramente dall’alluvione di due settimane fa che ha provocato 4 morti nel Grossetano e danni ingenti, oltre che in Maremma, nella provincia di Massa Carrara.
Proprio a Carrara, l’esondazione del torrente Carriore ha causato allagamenti in alcune zone della città, e l’evacuazione di una ventina di persone dalle loro case, in particolare anziani e disabili.
In Lunigiana, dove si calcola siano caduti 60 millimetri di pioggia in un’ora, il torrente Lucido ha esondato in località Monzone, nella notte: 50 persone sono state fatte evacuare dalle loro case a scopo precauzionale, ma sono rientrate stamane nelle loro abitazioni.
Frane e allagamenti si registrano anche a Massa. Sulle colline del Candia nella notte si sono verificati smottamenti, mentre a Romagnano le strade si sono allagate e una famiglia di tre persone è stata evacuata. Chiuse diverse scuole nella provincia, e anche diverse strade provinciali, tra cui la SP 445 del Cerreto.
Torna l’allarme anche nella provincia di Grosseto. Alcune famiglie residenti in case coloniche nella zona di Albinia sono state fatte evacuare dalle loro abitazioni a scopo precauzionale. Proprio Albinia, insieme a Orbetello era stato uno dei centri più colpiti dalle alluvioni di 15 giorni fa.
Già ieri pomeriggio, vista l’allerta meteo, era stata decisa la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado in diverse località del grossetano, tra cui appunto Albinia, Orbetello, Capalbio, Scansano, Magliano e Fonteblanda.
Si conferma inoltre l’allerta elevata emessa ieri per la zona del fiume Albegna, a causa dei residui degli eventi delle settimane scorse. La Provincia di Grosseto questa mattina ha segnalato diciannove tratti di viabilità interdetti al traffico dopo allagamenti, fango o frane
La Protezione civile regionale ha innalzato il livello di criticità dell’allerta meteo da moderata ad elevata per le zone dell’alta costa toscana: Magra e Versilia. Ciò è dovuto ad una situazione idrologica, si legge in una nota diffusa dalla Regione, divenuta particolarmente gravosa a causa delle precipitazioni verificatesi nella notte.
A Firenze, colpita dal nubifragio di ieri pomeriggio, si registrano precipitazioni diffuse sul territorio della provincia. I livelli idrometrici dei fiumi sono in incremento ma tutti sotto il primo livello di criticità.
Le piogge continuano incessanti su tutto il reticolo idrografico della Toscana centrale e i livelli dei principali corsi d’acqua, che durante la notte erano sensibilmente ridiscesi stanno tornando nuovamente a salire in maniera preoccupante. I tecnici del Consorzio si sono organizzati in squadre di vigilanza su tutti i bacini interessati dal maltempo, Elsa e Staggia, Pesa e Virginio, Greve ed Ema, Vingone e sistema di acque basse della Piana di Scandicci.
Allagamenti di strade, sottopassi e scantinati ieri avevano colpito anche il Livornese e il Pisano.
Il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, ha annullato i suoi impegni odierni a Bruxelles per tornare nelle zone colpite dalle esondazioni. ”Ancora una notte da incubo in Toscana, mentre ci aspetta un giorno di allerta e timore – ha detto – Il ciclone Medusa da ieri sparge sale sulle ferite aperte, in particolare su Carrara. Ma noi non ci piegheremo e teniamo duro.”. ”Al governo – ha aggiunto – ripetiamo che abbiamo bisogno di aiuto”.
Disagi anche in Liguria. A La Spezia la Regione ha emanato l’allerta per la parte costiera del savonese e tutto il territorio genovese e spezzino. La pioggia che cade da ieri sera nello spezzino ha provocato allagamenti e frane. I danni maggiori si registrano nella zona di Ortonovo.
La circolazione ferroviaria tra Massa Centro e Sarzana Avenza dalle sei del mattino procede a un binario dopo essere stata interrotta, intorno all’una nella notte per l’esondazione dei torrenti Carrione e Parmignola. Gli allagamenti hanno interrotto la circolazione stradale sulla litoranea all’altezza di Marinella e sull’Aurelia a Dogana di Ortonovo. A Borghetto Vara 49 persone sono state evacuate con l’emanazione dello stato di Allerta 1.
I vigili del fuoco hanno soccorso diversi automobilisti rimasti intrappolati nelle loro vetture. Molti i torrenti al livello di guardia. Automobili sono state trascinate in mare dalle acque a Lerici. A Genova sono chiuse sei scuole nella zona del torrente Fereggiano.
Nel Laziovento e mareggiata a Ostia e nel litorale a sud di Roma. Interventi dei vigili del fuoco nella zona nord della Capitale, a Civitavecchia e a Santa Marinella per la messa in sicurezza di alberi caduti.
In Sicilia ponteggi parzialmente caduti, alberi divelti, pali caduti e tegole pericolanti a Palermo. Il forte vento che soffia da ieri ha creato numerosi disagi. Sono stati segnalati tegole cadute per il vento e un ponteggio di un cantiere aperto pericolante.
Piogge e vento hanno sferzato anche la Sardegna per tutta la nottata con temperature in graduale diminuzione. Da stamani e per le successive 24-36 ore la Protezione Civile ha diramato un avviso di allerta meteo per rischio idrogeologico di moderata criticità nell’Iglesiente, Campidano, Montevecchio Pischilappiu, Tirso e Logudoro.