Ilva, emendamento del governo: I prodotti finiti si devono mettere in commercio
“Siamo stati costretti a depositare stamattina un emendamento nel quale si chiarisce, con una interpretazione autentica, che i prodotti finiti devono essere resi nella disponibilità dell’impresa per la commercializzazione” ha affermato il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, uscendo dall’Aula dove è stato presentato l’emendamento al decreto Ilva e votate le pregiudiziali di costituzionalità presentate da Idv e Lega sul decreto.
“L’emendamento presentato oggi – ha proseguito Clini - serve per integrare un decreto che vuole coniugare la protezione della salute, la protezione dell’ambiente e la continuità produttiva. E’ evidente che nel momento in cui continuano ad essere bloccati i prodotti finiti non si assicura la continuità produttiva. Abbiamo voluto chiarire che il decreto serve a garantire la commercializzazione dei prodotti”.
Clini non vede ”nessun braccio di ferro con la magistratura”. Ciò che è scritto nel decreto è legge, sono leggi che la magistratura applica – ha sottolineato – E’ il legislatore che deve chiarire e questo è il senso dell’emendamento”.
Il governo sta valutando la possibilità di porre la questione di fiducia sul decreto Ilva, ma solo se strettamente necessario per questione di tempi. E’ quanto è emerso nel corso della riunione della conferenza dei capigruppo alla Camera. Martedì inizia la discussione generale sul provvedimento. E sempre per martedì della prossima settimana è stata fissata una nuova capigruppo per capire i tempi per la legge di stabilità, al momento al Senato.
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