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Siria, esplosione vicino ad una scuola materna: 16 vittime molte sono donne e bambini

Sono almeno sedici le persone rimaste uccise e oltre 25 quelle ferite in seguito all’esplosione di un’autobomba nel sobborgo di Qatana, a sud ovest di Damasco. Lo riferiscono media locali, spiegando che tra le vittime di contano molte donne e bambini.
La deflagrazione, che probabilmente aveva come obiettivo quello di colpire una caserma, è infatti avvenuta nei pressi di una scuola materna.
Attivisti dell’opposizione all’agenzia di stampa ‘Dpa’ riferiscono di violenti scontri tra forze del regime e ribelli vicino a Damasco, nei sobborghi di Daraya, Arbeen e Harasata. E spiegano che il governo di Bashar al-Assad ha rafforzato la sicurezza attorno ai luoghi sensibili dopo gli attentati condotti ieri dai ribelli contro istituzioni dello Stato, tra cui la triplice esplosione al ministero degli Interni.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato al presidente della Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani, Pietro Marcenaro, in occasione della conferenza internazionale sui diritti umani e le politiche estere che si è aperta oggi a Torino, scrive che il popolo siriano è ”oggetto di un’inaccettabile violenza del regime contro la popolazione civile e vittima di brutalità indiscriminate”.
Nel messaggio il capo dello Stato ricorda, però che ”i diritti umani vengono calpestati anche in altre parti del mondo. Viva preoccupazione destano anche gli episodi di intolleranza e di violenza ai quali sono esposte le comunità cristiane in diverse aree dell’Asia e dell’Africa”.