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Bersani critica il premier: Lui nella contesa? I partiti personalistici non fanno bene al Paese

Bersani critica il premier: Lui nella contesa? I partiti personalistici non fanno bene al Paese

“Non credo faccia bene all’Italia fare formazioni politiche attorno alle persone”. E’ l’affondo di Pier Luigi Bersani che dai microfoni di Sky Tg24 commenta così l’eventualità di una lista Monti. “Sono curioso anche io di sapere quale sarà la conclusione delle riflessioni del presidente Monti…”, prosegue Bersani. “In attesa di queste sue decisioni posso dire che francamente non avremmo mai immaginato che Monti entrasse nella contesa” elettorale, spiega. Comunque, “se questa sarà la sua scelta, non abbiamo difficoltà. L’unica cosa di principio che vorrei porre a Monti e a tutti quanti, è che io credo che non faccia bene all’Italia fare formazioni politiche attorno alle persone. In nessun Paese del mondo le cose funzionano così”, sottolinea Bersani.
Quanto alle distanze con il premier Bersani dice: “Se immaginate che ci siano punti di distanza tra me e Monti sono contento…”. Quindi spiega: “Monti ha portato verso il mondo un’idea di stabilità, rigore, competenza e credo che per noi questo sia un punto di non ritorno come lo è la fedeltà europeista. Ma – aggiunge il leader del centrosinistra – credo che dobbiamo metterci più equità e lavoro perché quello che si è fatto fin qui non è sufficiente”. E punto numero uno da migliorare è la riforma Fornero che “va implementata, noi l’abbiamo approvata ma dicendo la nostra, dicendo quello che secondo noi è non sufficiente. C’è il tema della precarietà che non è stato affrontato abbastanza. Ripartiamo da lì”.
Tornando alla compagine degli schieramenti che si va delineando, Bersani ribadisce: ”La mia proposta politica è chiara da un paio d’anni, ho sempre detto che voglio costruire uno schieramento progressista di governo, che abbia un’apertura, una disponibilità a concordare un’azione comune con un centro moderato” e ”in ogni caso tengo ferma questa proposta”, a prescindere dai voti al Senato. “Sarebbe interessante -continua Bersani – chiedere a queste formazioni che si stanno formando al centro, cosa pensano loro del Pd? Siamo il partito più grande, sento cose contraddittorie”, qualcuno dice che ”sono alternativi”, altri più dialoganti. ”Sento cose contraddittori, ma questo centro moderato, europeista cosa pensa?”, chiede Bersani. “Faccio gli auguri a tutti, ma non sono affatto preoccupato”.
Berlusconi? “Non vincerà. Ci vuole ben altro (che le presenze in tv, ndr) perché gli italiani dimentichino quello che lui ha fatto”. La promessa di togliere l’Imu prendendo i soldi corrispettivi tassando gli alcolici? “Berlusconi quando dice le parole, aggiunga qualche numero. Dall’Imu abbiamo tirato su 24 miliardi. Vorrei capire quanto dovrebbe costare una birra” per arrivare a 24 miliardi, “300 euro?”.
Poi, rispondendo alla proposta lanciata dallo stesso Cavaliere Bersani si dice “disponibilissimo” a un confronto televisivo: “Dove c’è Berlusconi come non si può non esserci…”.