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Rozzano, donna uccisa: fermato il fratello. Frequenti litigi per questioni economiche

E’ stato fermato – e portato nel carcere di San Vittore dai carabinieri del comando provinciale di Milano – il fratello di Loredana Boscani, la donna uccisa il 17 dicembre scorso nella propria abitazione a Rozzano, comune alle porte di Milano.
La vittima era stata trovata da una vicina di casa in una pozza di sangue sul pavimento della cucina, con una profonda ferita alla testa e segni di strangolamento sul collo.
Loredana sarebbe stata uccisa per 500 euro. Sarebbero state le condizioni economiche del fratello, Mirco Boscani, 46enne, operaio disoccupato, il movente dell’omicidio.
Secondo quanto emerge dalle indagini condotte dai carabinieri, i due fratelli litigavano da tempo per questioni economiche e l’uomo, il giorno dell’omicidio, avrebbe rubato 500 euro alla sorella. Dal furto sarebbe nato l’ennesimo litigio, sfociato nel delitto.
Il 46enne viveva a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, con la compagna, disoccupata da pochi mesi, e una figlia piccola, ma si spostava frequentemente fra la Toscana e la Lombardia in cerca di lavoro. Negli ultimi anni l’uomo avrebbe commesso diversi furti di denaro ai danni della sorella, mai denunciati dalla donna. L’unica denuncia è del 2008, quando Mirco aveva rubato il libretto degli assegni della sorella, falsificandone la firma.
A inchiodare l’uomo, secondo i carabinieri, alcune incongruenze nel racconto della mattinata del delitto, quando il 46enne versò 350 euro alla compagna da uno sportello postepay, e l’esame del Dna.