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Berlusconi, niente comizi in piazza: Si teme per la mia incolumità. Il suo nome sul simbolo. Maroni: E’ leader solo della coalizione

“C’è una forte preoccupazione da parte di certe autorità nei miei confronti, mi hanno pregato di non andare a fare discorsi nelle piazze“. Lo ha detto Silvio Berlusconi, in un’intervista all’emittente Toscana ‘Italia 7′.
“Lei sa – ha proseguito – ci fu un tentativo di uccidermi; adesso, con l’odio che circola a piene mani, mi è stata espressa da coloro che hanno la responsabilità della mia scorta, questa preoccupazione, e se deciderò definitivamente di recarmi nelle varie regioni, farò interventi pubblici nei teatri o nei palazzi dei congressi”.
Per quanto riguarda la campagna elettorale, “siamo in par condicio, una legge che esiste soltanto in Italia e che prevede uguali spazi tv e radio a tutti i partiti in campo, indipendentemente dal loro peso elettorale: questo ci darà pochissimi spazi di comunicazione con gli elettori e credo che sia un bene per me iniziare un lungo tour che mi porti nelle regioni italiane” ha detto Berlusconi.
“Tornerò dopo tanto tempo in Toscana – ha annunciato il leader del Pdl – certamente nella straordinaria e bellissima Firenze, conterò di fare un salto anche a Prato, unica città capoluogo di provincia in Toscana che ha un’amministrazione non di sinistra”.
Monti e i partiti di centro, ha aggiunto, “tolgono voti ai moderati” per “regalarli alla sinistra”.
“Il nostro avversario – ha ribadito Berlusconi – è il Pd e la sua coalizione con Vendola, quindi l’avversario è Bersani. Purtroppo ha trovato come alleato questi tre partiti di centro, Fini, Casini e Monti, che hanno come funzione solo quella di togliere voti alla grande casa dei moderati, per regalarli alla sinistra”. Quindi “agli italiani che pensano che la sinistra sia un bene per il Paese – ha sostenuto il Cavaliere – allora dico votate direttamente il Pd“.
Per quanto riguarda l’esito delle consultazioni, l’ex premier si mostra fiducioso. “Siamo in grande risalita. Spero di raggiungere quel 40% di elettori che ci avevano dato la loro fiducia nel 2008 e capisco bene che questa fiducia in molti di loro sia venuta meno perché da un lato abbiamo dovuto dare responsabilmente il nostro sostegno al governo dei tecnici che ci ha prodotto tanti guai, e dall’altro mi era ritirato dalla vita politica restando a fare il ‘padre nobile’ del Pdl ma senza andare più in tv”.
Sulle candidature, invece, il Cavaliere ha parlato di esclusione di coloro che hanno avuto una condanna definitiva. “Dell’Utri candidato? Non posso dare una risposta perché sarà il nostro Comitato di Presidenza a esaminare la lista dei nostri candidati e a decidere per le candidature di quei casi che, come nel caso di Del’Utri, sono sub iudice. Credo che passerà la linea che vengano esclusi coloro che hanno avuto una condanna definitiva. Per chi non ha una condanna definitiva ci sarà una apposita Commissione che studierà le carte”.
Infine, per la successione a Giorgio Napolitano, “ho in mente un nome – ha detto Berlusconi – che so certamente essere molto stimato dalla sinistra”.