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Mps, primi avvisi di garanzia: 10 indagati. Maroni: Napolitano copre lo scandalo

Mps, primi avvisi di garanzia: 10 indagati. Maroni: Napolitano copre lo scandalo

Sarebbero una decina le persone indagate dalla Procura di Siena nell’ambito dell’inchiesta sulle operazioni condotte in passato dall’ex management del Monte dei Paschi. Secondo quanto si apprende gli inviti a comparire sarebbero già pronti e verranno inviati nelle prossime ore, al massimo nei prossimi giorni. L’attività istruttoria della Procura ripartirà lunedì mattina, quando dovrebbero svolgersi quasi sicuramente i primi interrogatori degli indagati.
Tra le ipotesi di reato, a seconda delle diverse posizioni dei singoli, ci sono l’associazione a delinquere, l’aggiotaggio, la turbativa, la truffa, le false comunicazioni e l’ostacolo alla vigilanza. Gli inquirenti della Procura senese stanno passando al vaglio le carte sequestrate dalla Guardia di Finanza. In particolare i magistrati stanno cercando di capire il motivo per cui nel 2007 Mps acquistò Banca Antonveneta dal Banco di Santander, a 10 miliardi di euro, quando l’istituto di credito spagnolo l’aveva pagata pochi mesi prima 6,6 miliardi.
“Conosco e stimo Napolitano ma ho la brutta immagine, la brutta impressione che sia sceso in campo per coprire lo scandalo, per attenuare i riflessi negativi che lo scandalo Mps sta avendo proprio sulle sorti elettorali del Pd”. Così il segretario federale della Lega Nord, Roberto Maroni, commenta l’invito rivolto dal capo dello Stato ai media a evitare circuiti mediatico-giudiziari.
“Ho visto l’intervento molto forte del presidente della Repubblica che chiede ai giornali di non parlare dello scandalo – ha proseguito Maroni – e non voglio pensare che sia un intervento di censura. E’ però singolare che il presidente della Repubblica si svegli adesso e in passato non abbia mai detto una parola sulle violazioni del segreto istruttorio o del segreto di indagine, cosa che lui richiama ora”. “Non vorrei ci fosse qualche cattivo pensiero di chi dice -ha sottolineato il leader della Lega- che adesso lo fa perche’ la vicenda Mps riguarda il Pd, il partito di cui lui ha fatto parte”.