Venezuela, è morto Hugo Chavez. Il vice Manduro accusa: “Contagiato come Arafat”
Il presidente venezuelano, Hugo Chavez, 58 anni, è morto. Il decesso e’ avvenuto alle 16,25 ore locali ed ad annunciarlo al Paese e’ stato il vicepresidente Nicolas Manduro. “La malattia di Chavez è frutto di un attacco dei nemici” contro di lui. A dichiararlo è stato il vicepresidente venezuelano Nicolas Maduro, intervenendo a una riunione dei vertici politici e militari del Venezuela nel palazzo presidenziale di Miraflores, dopo che si è diffusa la notizia dell’aggravamento dello stato di salute del presidente Hugo Chavez per una nuova e grave infezione respiratoria che lo ha costretto a sottoporsi a una chemioterapia “ad alto impatto”. “Voi sapete che i nemici della patria - che hanno come obiettivo quello di distruggere la democrazia - hanno deciso di attivare piani per la destabilizzazione globale del Venezuela”, ha affermato Maduro, da Palacio de Miraflores. Il vicepresidente ha poi sostenuto la tesi di “un attacco scientifico” dietro la malattia del presidente Chavez. “Non abbiamo nessun dubbio che il comandante Chavez sia stato attaccato con questa malattia. Così come è successo con Yasser Arafat”. Maduro ha annunciato l’espulsione dell’addetto americano Del Monaco, accusandolo di aver tentato di approfittare della situazione determinata dalla malattia del presidente Chavez per ”cospirare” contro le istituzioni del Paese, cosa “che viola le convenzioni internazionali” in materia di diplomazia. Poco più tardi, il ministro degli Esteri Elias Jaua ha annunciato che era stata decisa l’espulsione anche di un altro funzionario americano al quale si stava per formalizzare la dichiarazione di persona non grata e la sua espulsione nelle prossime 24 ore, Devin Coastal.
“Siamo nelle mani di Dio” scrive su ‘Twitter’ Maria Gabriela Chavez, una delle figlie del presidente venezuelano. ”Vi è un deterioramento delle funzioni respiratorie, relativo al suo stato di immunosoppressione”, aveva dichiarato il ministro delle Comunicazioni Ernesto Villegas, in merito alle sue condizioni di salute. Dopo l’annuncio Villegas si era rivolto ai venezuelani chiedendo loro di sostenere il governo, e scagliandosi contro gli oppositori, rei di diffondere voci “che cercano di generare violenza come pretesto per una invasione straniera”. Secondo il quotidiano spagnolo ‘Abc’ Chavez potrebbe essere stato riportato a Cuba venerdì scorso. A quanto scrive il giornale, Chavez era già stato trasferito una settimana fa dall’ospedale militare di Caracas all’infermeria della residenza presidenziale sull’isola di La Orchilla, dopo la scoperta che una nuova metastasi ha colpito il 35% del polmone sinistro e che non vi è più molto da fare. Da La Orchilla, Chavez sarebbe però stato riportato a Cuba, dove era stato operato in dicembre, nel suo quarto intervento chirurgico in due anni. Il quotidiano spagnolo ricorda che negli ultimi giorni nessun ministro venezuelano ha detto di essere andato a trovare il presidente nell’ospedale militare. E che venerdì, alla messa d’inaugurazione della nuova cappella dell’ospedale, vi era soltanto una figlia di Chavez e nessun altro familiare. Secondo Abc, il trasferimento a Cuba è legato alle esigenze di segretezza del vicepresidente Nicolas Maduro, sostenuto dall’Avana, in vista della successione.
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