• Home »
  • Apertura-NO »
  • L’India gela l’Italia: Non e’ esclusa la pena di morte per i due marò La Torre e Girone

L’India gela l’Italia: Non e’ esclusa la pena di morte per i due marò La Torre e Girone

L’India gela l’Italia: Non e’ esclusa la pena di morte per i due marò La Torre e Girone

Il governo indiano non ha fornito ”nessuna garanzia” al governo italiano in merito alla sentenza che verrà pronunciata dal tribunale speciale ordinato dalla Corte suprema di Delhi nella vicenda dei due marò italiani Salvatore Latorre e Massimiliano Girone. Lo ha detto il ministro della Giustizia indiano, Ashwani Kumar, in un’intervista all’emittente Tv Ibn.

Al giornalista che gli domandava come mai il ministro degli Esteri Salman Khurshid avesse rassicurato l’Italia sul fatto che i due marò non rischiano la pena di morte, Kumar ha risposto: “Come può il potere esecutivo dare garanzie sulla sentenza di un tribunale?”. Khurshid, ha aggiunto il ministro della Giustizia, “è anche un avvocato e sul perché abbia detto quelle cose, sta a lui rispondere”.

Dopo le dichiarazioni del ministro indiano il sottosegretario agli Esteri,Staffan De Mistura ha assicurato all’Adnkronos che i due marò non rischiano la pena di morte in India perché il governo di New Delhi ha fornito al riguardo una “assicurazione scritta” al governo italiano. Intanto, il governo indiano ha approvato la costituzione del tribunale speciale che dovrà giudicare i due marò italiani. Lo riferisce l’emittente indiana Ibn. L’avvocato Giacomo Aiello, che insieme a Carlo Sica difende Latorre e Girone sottolinea all’Adnkronos: ”Non mi stupiscono le dichiarazioni del ministro della Giustizia indiano Ashwani Kumar sul fatto che il governo indiano non dà garanzie sulla sentenza e sulla pena di morte. Sono parole che ricalcano ciò che aveva già detto l’Ambasciata indiana, vale a dire che nella loro giurisprudenza la pena di morte viene applicata molto raramente”.

Quanto alle rassicurazioni fornite dal ministro degli Esteri indiano Salman Khurshid sul fatto che i due marò non rischiano la pena di morte, ”è chiaro che lui parla su un registro diplomatico che non è quello strettamente giuridico della giustizia”. Lo scopo della prossima trasferta dei legali in India ”in attesa della decisione della Corte speciale che potrebbe intervenire sul tema della giurisdizione” è quello di ”garantire al massimo la tutela di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre”, spiega Aiello. I due marò saranno assistiti anche da un avvocato indiano. ”Appena l’avranno scelto come loro rappresentante legale, partirò per l’India per conoscerlo e lavorare insieme a lui”, aggiunge.