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Sbloccati 40 miliardi per le imprese in 2 anni. Grilli: “Pagamenti possibili già da lunedì”

Sbloccati 40 miliardi per le imprese in 2 anni. Grilli: “Pagamenti possibili già da lunedì”

 

Via libera dal Cdm al decreto che sblocca i debiti della Pa verso le imprese per 40 mld nel biennio 2013-2014. E’ quanto si apprende da fonti di governo. Sui debiti della Pa in Italia c’è “una situazione inaccettabile, e a lungo accettata”, ha detto il premier Mario Monti, annunciando il via libera del Cdm “a un provvedimento urgente in forma di decreto legge per i debiti della Pa”. Il Governo, ha sottolineato Monti, “è stato duramente criticato” da forze politiche che “hanno creato il fenomeno” dell’accumularsi dei debiti della Pa. “Ci è arrivato l’invito a pagare di più, a pagare tutto, da chi ha creato il dramma di una non seria gestione della finanza pubblica, sacrificando le imprese e non pagando”, aggiunge.

”E’ giunto il momento di voltare pagina e questo il Governo vuole fare” , ha proseguito Monti nella conferenza stampa tenuta dopo il Consiglio dei ministri. Per la messa a punto del dl, ha spiegato, il Governo ”ha preso qualche giorno in più ” volendo cercare la soluzione a problemi non facilmente compatibili” come sbloccare subito le risorse, adottare meccanismi semplici e non sforare il tetto del 3% nel rapporto deficit-pil. ”C’è la fondata aspettativa che a maggio l’Italia possa uscire dalla procedura di infrazione” della Ue rispetto al deficit eccessivo, ha detto il premier. In conferenza stampa è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, spiegando che ci sarà nel decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri “in parte, la compensazione tra i debiti e i crediti della Pa verso le imprese”. Il ministro dell’economia Vittorio Grilli, da parte sua, ha confermato l’entità e la ripartizione delle risorse stanziate dal decreto: 20 miliardi nel 2013 e 20 mld nel 2014.

Nella bozze del provvedimento che dovrebbe sbloccare 40 miliardi di euro per le imprese circolate negli ultimi giorni sarebbero saltati i vincoli per gli enti locali su spese e investimenti nei prossimi tre anni e la copertura finanziaria dell’operazione dovrebbe essere garantita dall’emissione di titoli di Stato. Non ci sarebbe più, quindi, l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, ma le regioni dovranno “meritare” l’anticipazione da parte dello Stato delle somme da restituire alle imprese. All’articolo 2 della bozza di decreto legge sui debiti della Pa si prevede che le regioni interessate, per ottenere l’anticipo, presentino un piano di copertura del rimborso e dei relativi interessi, ma anche – se fossero inadempienti – le modalità di recupero e gli interessi di mora.

A vigilare sull’andamento dell’indebitamento della Pa sarà poi il Tesoro e “qualora emerga il rischio di mancato raggiungimento dell’obiettivo programmatico” rimodulerà le spese autorizzate oppure adotterà “provvedimenti correttivi urgenti”. Il monitoraggio sarà effettuato dal ministero dell’Economia proprio per scongiurare che il deficit vada oltre quel 2,9% del Pil previsto per il 2013 e se ci sarà evidenza di scostamenti, “previa apposita relazione da inviare al parlamento o da allegare alla nota di aggiornamento al documento di economia e finanza” disporrà “con proprio decreto la rimodulazione per gli anni 2013 e 2014 delle spese autorizzate dal presente provvedimento o l’adozione di provvedimenti correttivi  urgenti”.