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Lampedusa, inchiesta sui profughi “disinfettati” in modo disumano. La Ue ora minaccia di bloccare gli aiuti all’Italia

La Procura di Agrigento ha aperto un fascicolo di atti relativi per fare luce sulla vicenda dei profughi ‘disinfettati’ nudi con uno spruzzino nel cortile del Centro d’accoglienza di Lampedusa, come mostrato nel servizio di Valerio Cataldi andato in onda lunedì sera sul Tg2. elle immagini, girate con un telefonino da un immigrato ospite della struttura di contrada Imbriacola, si vedono i profughi che si svestono per essere sottoposti a un trattamento contro la scabbia.

Oggi il Procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale e il Procuratore aggiunto Ignazio Fonzo, acquisiranno il video andato in onda. I magistrati, sempre oggi, delegheranno i primi accertamenti sul Centro d’accoglienza. I responsabili della struttura si giustificano e spiegano che i profughi sono stati sistemati in un cortile non visbile a tutti gli altri ospiti e che gli spazi sono ristretti, ma ieri è arrivata l’accusa dal Premier Enrico Lettache ha annunciato: “faremo pagare i colpevoli” e quella della Presidente della Camera, Laura Boldrini “indignata” per quelle immagini.