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Il futuro della Fiat, Marchionne: “Nome e sede del gruppo verranno decisi il 29 gennaio dal Cda”. Tecnologia Ferrari per i nuovi motori Alfa

Il futuro della Fiat, Marchionne: “Nome e sede del gruppo verranno decisi il 29 gennaio dal Cda”. Tecnologia Ferrari per i nuovi motori Alfa

 ”Gli aspetti tecnici devono ancora essere completati, le decisioni andranno nel Consiglio di Fiat del 29 gennaio prossimo. Lì saranno esaminate tutte le questioni come il nome dell’azienda dopo fusione o la sede. Sono tutti argomenti da discutere, dettagli da confermare nei prossimi 12 mesi”. L’ad di Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne, lo dice in occasione della conferenza stampa al Salone di Detroit.

”Quello che è chiaro è lo sviluppo dei marchi premium e il posizionamento di Alfa Romeo per rilanciare il marchio nel mondo -continua Marchionne-. C’è tanto lavoro da fare fino ad aprile”. ”Alfa Romeo ha alcune caratteristiche proprie che sono necessarie per farla tornare sui mercati globali. E’ essenziale tornare al suo dna e non ci deve essere comunanza di motori con Fiat, ma avere caratteristiche proprie e architetture completamente Alfa. Stiamo lavorando per fruttare il ‘Know-how’ dei componenti Ferrari per nuove soluzioni per Alfa” annuncia ancora l’ad Fiat.

Tornando a parlare della scelta sulla sede della nuova società, Marchionne spiega che “sarà una scelta non dettata dal regime fiscale ma dall’accesso ai mercati e dalla loro fluidità”. “Quando Cnh Industrial è uscita dal sistema italiano non ha ridotto il pagamento delle tasse” al fisco italiano, per cui – ha aggiunto – la “sede è solo un problema emotivo”. Peraltro, “durante la mia gestione abbiamo accumulato tante perdite, pregresse e non, per cui – ha spiegato Marchionne – dovremmo guadagnare abbastanza soldi pari ai profitti” fatti negli ultimi anni dalla concorrenza tedesca.

Marchionne non è ottimista sulla ripresa del mercato. ”Ci vorrà molto tempo, non credo che 2014 ci sarà ripresa del mercato automobilistico europeo. Dovremo andare oltre quella data per vedere una ripresa vera”. Quindi manda un monito alla politica. ”Spero che il nostro impegno industriale per il gruppo Fiat-Chrysler non venga ostacolato. Il nostro impegno è posizionare i marchi italiani nel mondo -continua Marchionne- e siamo convinti che possiamo fare del bene al Paese”.