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Napoli, arrestato Mario Riccio il capo del clan “Amato-Pagano” protagonista della seconda faida di Scampia

Napoli, arrestato Mario Riccio il capo del clan “Amato-Pagano” protagonista della seconda faida di Scampia

 La Polizia ha arrestato Mario Riccio, detto Mariano, 23 anni, considerato il capo del clan ‘Amato-Pagano’ e parente di Cesare Pagano, storico capo di Scampia. Latitante dal 2011, Riccio è stato bloccato dagli uomini della Squadra Mobile di Napoli e del Servizio centrale operativo della Polizia.

Alle 7 di mattina, 40 uomini della Squadra Mobile di Napoli e del Commissariato di Scampia, coordinati dal Servizio Centrale Operativo della Polizia, hanno fatto irruzione in una villetta di Qualiano, alla periferia nord di Napoli. Durante il blitz, Mariano Riccio, riferiscono all’Adnkronos gli investigatori, è stato sorpreso mentre era in compagnia della fidanzata e del figlio minore.

Il boss è ritenuto protagonista della seconda faida di Scampia, scoppiata nell’estate del 2012. Al momento dell’arresto, Mariano Riccio, riferiscono ancora gli investigatori, non ha opposto resistenza. Perquisizioni da parte della Mobile di Napoli e del commissariato di Scampia nella villetta dove il boss si nascondeva.

Riccio è inserito nell’elenco dei 100 latitanti più pericolosi del ministero dell’Interno, e ha una condanna a 16 anni per associazione a delinquere di tipo mafioso e droga. E’ sospettato anche dagli inquirenti di essere il mandante e l’esecutore di alcuni omicidi e fatti di sangue accaduti per il controllo della piazza di spaccio di Scampia.

Marco Di Lauro è ora l’ultimo dei latitanti napoletani protagonista della guerra di camorra di Scampia. E’ attorno a lui che gli inquirenti stringono il cerchio per catturarlo.

”L’arresto di Riccio è un altro duro colpo alla camorra, stiamo stringendo il cerchio attorno ai latitanti” dice all’Adnkronos il capo della Squadra Mobile di Napoli, Fausto Lamparelli. ”Un arresto importante – rimarca Lamparelli, dal 29 gennaio alla guida della Mobile del capoluogo campano – perché nonostante la sua giovane età, dopo l’arresto del suocero, Cesare Pagano, Mariano Riccio è considerato il capo dell’omonimo clan”.

”Continueremo a lavorare per la cattura degli altri latitanti, primo tra tutti Marco Di Lauro – assicura – La squadra Stato c’è, e i risultati si vedono sul campo”.