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Streaming show: Grillo non fa parlare Renzi: “Non sei credibile e io non sono democratico” il Premier: “Spiace per chi ti ha votato, merita di piu”

Scontro in diretta streaming tra Matteo Renzi a Beppe Grillo durante le consultazioni a Montecitorio. “Non vi chiediamo alcun accordo vecchio stile, non siamo a chiedervi un voto di fiducia”, ha esordito il premier incaricato subito interrotto dal leader M5S. “Mi stai spiazzando con questa estrema gentilezza – ha detto Grillo -, e poi non mi chiedi nulla… Ma cosa siamo venuti a fare? Togliete le microspie”.

“Qualsiasi cosa dici non sei credibile – ha continuato -, rappresenti le banche e i poteri forti”.
“Non è il trailer del tuo show – ha replicato Renzi -, non so se sei in difficoltà sulla prevendita e se mai ti do una mano. Questo non è Sanremo”.
Al premier incaricato che gli chiedeva un minuto di tempo per illustrare il suo programma, Grillo ha risposto: “Non ho tempo per te. Non sono democratico con te e con voi”. “Sono qui per esprimere la nostra totale indignazione a quello che tu rappresenti, non ci interessi, rappresenti De Benedetti e gli industriali, fai il giovane ma non lo sei. Tu sei una persona buona che rappresenta un potere marcio. Un minuto? Non te lo do. Non abbiamo nessuna fiducia in te”.
Renzi ha replicato al leader M5S: “Sei qui perché il tuo popolo sul tuo blog ti ha detto che dovevi venire quanto tu hai detto il contrario. In 30 secondi ti dico che vogliamo superare le province, il Senato e il Titolo V”.
Il premier incaricato ha cercato di intavolare una discussione con Grillo, ma il leader del M5S non lo ha permesso. “Stai cercando di provocarmi, ma io sono uno di quelli che pagava per venire a ascoltarti”, ha detto Renzi a Grillo che gli contestava di agire tramite i decreti: “Io faccio i decreti? Ma se non sono mai entrato in aula”, gli ha risposto. Il premier incaricato ha incalzato Grillo: “Beppe esci da questo blog, questo è un luogo dove c’è il dolore vero delle persone, c’è bisogno di affrontare le questioni reali”.
“Tu rappresenti chi ha disintegrato il Paese – ha risposto il leader M5S -. Io non voglio parlare con te, la nostra stima non ce l’hai, noi siamo i conservatori, per l’acqua pubblica, tu vuoi privatizzare l’Eni, l’Enel, sei per il Tav…”. Grillo ha quindi lasciato l’incontro, durato solo pochi minuti, con un “me ne vado, mi alzo e con gioia e ti dico che non abbiamo nessuna fiducia in te e nel sistema che rappresenti”.
Dopo l’incontro, il leader M5S ha dichiarato: “Oggi questo poverino ha ricevuto due pregiudicati extra parlamentari: io e Berlusconi. Questi ragazzi non hanno programmi, sono più vecchi dei vecchi”. “Io questo Paese voglio cambiarlo o andrò via, preferisco andar via”, ha detto.
Il voto della Rete sulle consultazioni “è l’esempio di democrazia a cui voi non credete – ha continuato -. A me non interessa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare. Sono venuto qui solo perché me l’hanno chiesto. Io posso sbagliare e dire parolacce, ma intellettualmente mi sento a posto”. “Noi siamo agli antipodi – ha detto – rispetto a questi qui”. Poi ha accusato Renzi di aver fatto “copia e incolla del nostro programma. Ma il problema è chi le dice le cose, la credibilità”.
“Voglio la dittatura. Una dittatura sobria”, ha sottolineato. “Ditelo – ha detto poi rivolto al vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e ai due capigruppo – che vi chiamo ogni giorno dicendovi cosa dovete fare”. Per Grillo, “bisogna azzerare questa classe politica e mandarli a casa. Questi sono i responsabili, con 2.000 milioni di euro di debiti non hai giustificazioni”.
“Grazie al M5S l’Italia ha scoperto l’opposizione”, ha osservato il leader dei 5 Stelle. “Chi si aspettava di più dal M5S ha sbagliato a votarci”, ha aggiunto. Poi ha scherzato con l’assistente parlamentare che lo invitava a lasciare la sala: “No, voglio restare. Non me ne vado più”.
Dopo le consultazioni con Grillo, Renzi ha scritto su Twitter: “Mi spiace tanto per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi #lavoltabuona”.
Poi, incontrando i giornalisti, ha dichiarato: “Capisco che oggi avreste dovuto pagare il biglietto”. “Quasi tutti gli incontri sono stati molto seri – ha aggiunto il premier incaricato -, giocate a indovinare per capire chi è stato un po’ meno serio”.
Dall’incontro con Grillo “mi aspettavo qualcosa di più, soprattutto per lui”, ha detto il presidente del Consiglio incaricato. “Vedevo le facce imbarazzate dei suoi che gli erano accanto quando provavo ad entrare nel merito”. “Vorrei abbracciarli ad uno ad uno – ha detto ancora Renzi rivolgendosi agli elettori 5 stelle – nonostante il vostro capo non abbia desideri, scappi”. Infine, riferendosi anche agli ultimi episodi accaduti in Parlamento, “temo – ha concluso il premier incaricato – stia succedendo qualcosa che mi dispiace innanzi tutto per loro”.
Grillo, dopo l’incontro con Renzi e un breve confronto con i parlamentari M5S, ha lasciato Montecitorio da un’uscita secondaria a bordo di un taxi. Il leader stellato rilasciato altre dichiarazioni alla stampa, si è solo limitato a raccomandare a operatori e cronisti: “Non rigate il taxi”.