Kiev: “Sull’orlo della catastrofe, Mosca ci ha dichiarato guerra” Richiamati i riservisti
Tensione altissima in Ucraina, dove il rischio dello scontro militare aperto con Mosca appare sempre più concreto. ”Siamo sull’orlo della catastrofe”, ha affermato il premier del governo di transizione ucraino Arseniy Yatsenyuk in una conferenza stampa a Kiev in cui ha denunciato che ”di fatto è stata dichiarata guerra al mio paese”. ”Sollecitiamo Putin a ritirare le sue forze militari dall’Ucraina e a rispettare gli accordi bilaterali”, ha aggiunto sottolineando che ”manca un niente” a che Putin raggiunga l’obbietivo di essere il presidente che ”ha avviato una guerra fra due paesi vicini e amici”.
Il governo di Kiev ha annunciato che richiamerà tutti i suoi riservisti, in seguito alla decisione Russia di autorizzare il dispiegamento delle truppe. Si stima che l’Ucraina abbia circa un milione di riservisti, mentre la forza militare attiva conta 160mila unità.
Dal canto suo il presidente Putin, riferisce il Cremlino, ha risposto dicendo che ”nel caso di una qualsiasi ulteriore violenza nell’est dell’Ucraina e in Crimea, la Russia si riserva il diritto di proteggere i suoi interessi e quelli della popolazione russofona che vive in quelle regioni”. Putin ha denunciato al presidente americano le ”azioni criminali e provocatorie da parte degli ultranazionalisti che sono di fatto sostenuti dalle autorità al governo a Kiev”.
“Quello che sta facendo la Russia ora in Ucraina viola i principi della Carta delle Nazioni Unite. Minaccia la pace e la sicurezza in Europa. La Russia deve fermare le sue attività militari e queste minacce”. E’ quanto ha detto il segretario generale delle Nato, Anders Fogh Rasmussen, parlando ai giornalisti prima della riunione d’emergenza convocata oggi a Bruxelles con gli ambasciatori dei paesi membri dell’Alleanza Atlantica per discutere la crisi in Ucraina.
L’America condanna senza mezzi termini la prova muscolare di Putin in Ucraina e ammonisce ulteriormente Mosca contro il ricorso della forza in difesa delle popolazioni di origine russa. Mentre le tv di tutto il mondo diffondevano le immagini delle esercitazioni militari russe al confine della Crimea e le operazioni in corso nella regione autonoma ucraina, il presidente Obama, riferisce la Casa Bianca, ha parlato al telefono con Putin facendo presente che ”gli Stati Uniti chiedono alla Russia di abbassare il livello di tensione, ritirare le forze nelle basi di Crimea e astenersi da qualsiasi interferenza altrove in Ucraina”.
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