Roma, tracce di arsenico nell’acqua. La procura apre un’inchiesta
Un fascicolo di indagine sarà aperto oggi dalla Procura della Repubblica di Roma sull’inquinamento delle acque provocato dalla presenza di arsenico. Dopo diversi esposti e segnalazioni e anche dopo la comunicazione proveniente dall’amministrazione comunale, il procuratore aggiunto Roberto Cucchiari ha disposto i primi accertamenti e il fascicolo al momento è intestato ‘atti relativi’ con riferimento alla situazione esistente nei Municipi XIV e XV. Allo stato non c’è alcuna ipotesi di reato e si procede contro ignoti.
Il Codacons chiede provvedimenti a tutela dei residenti delle aree dove l’acqua risulta contaminata. ”Abbiamo deciso di depositare oggi un esposto in Procura affinché siano verificati eventuali ritardi od omissioni da parte dell’amministrazione capitolina nelle informazioni rese agli utenti – afferma in una nota il presidente del Codacons, Carlo Rienzi – Nello specifico vogliamo che la magistratura accerti se la salute dei cittadini sia stata garantita e se la tempistica seguita dal Comune nel diramare l’allarme sia stata congrua”.
”I cittadini coinvolti dal problema devono essere esentati dal pagamento delle tariffe idriche, fino a che l’acqua non tornerà potabile – spiega Rienzi – Comune e Asl devono inoltre disporre in favore di costoro analisi del sangue gratuite, volte a verificare la presenza nell’organismo di metalli tossici pericolosi per la salute umana”.
Social