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Para Francesco riforma lo Ior ma non lo chiude: “Svolge una funzione importante”

Para Francesco riforma lo Ior ma non lo chiude: “Svolge una funzione importante”

Papa Francesco riforma lo Ior, l’Istituto per le Opere di Religione, riaffermando l’importanza della sua missione per il bene della Chiesa Cattolica, della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.
La proposta – riferisce un comunicato della Sala Stampa vaticana – è stata sviluppata congiuntamente da rappresentanti della Pontificia Commissione Referente sullo Ior (Crior), della Pontificia Commissione Referente di Studio e di Indirizzo sull’Organizzazione della Struttura Economico-Amministrativa della Santa Sede (Cosea), della Commissione Cardinalizia dello Ior, e del Consiglio di Sovrintendenza dello Ior, e presentata al Santo Padre dal cardinale-prefetto della Segreteria per l’Economia con il consenso del cardinale Santos Abril y Castelló, presidente della Commissione Cardinalizia dello Ior”.
“Tale proposta – prosegue la nota riportata su Radio vaticana – è stata definita sulla base di informazioni sullo status legale dello Ior e sull’operatività svolta, informazioni raccolte e presentate al Santo Padre e al suo Consiglio di Cardinali da Crior nel febbraio 2014″.
Lo Ior – viene spiegato – continuerà a servire con attenzione e a fornire servizi finanziari specializzati alla Chiesa Cattolica in tutto il mondo. I significativi servizi che possono essere offerti dall’Istituto assistono il Santo Padre nella sua missione di pastore universale e supportano inoltre istituzioni e individui che collaborano con lui nel suo ministero. Con la conferma della missione dello Ior e facendo seguito alla richiesta del cardinale-prefetto Pell, il presidente del Consiglio di Sovrintendenza, Ernst von Freyberg, e il management dello Ior porteranno a termine il loro piano al fine di assicurare che lo Ior possa compiere la sua missione come parte delle nuove strutture finanziarie della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Il piano sarà presentato al Consiglio dei cardinali del Santo Padre e al Consiglio per l’Economia”.
Le attività dello Ior – prosegue il comunicato – continueranno a rientrare sotto la supervisione regolamentare dell’Aif (Autorità di Informazione Finanziaria), autorità competente nell’ambito della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. In conformità ai Motu Proprio dell’8 agosto 2013 e del 15 novembre 2013 e alla legge numero XVIII sulla trasparenza, supervisione e informazione finanziaria entrata in vigore l’8 ottobre 2013, è stata introdotta un’ampia e articolata struttura legale e istituzionale finalizzata a regolare le attività finanziarie all’interno della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.
A tale proposito – si legge ancora nella nota della Sala stampa vaticana – il cardinale-prefetto Pell ha confermato l’importanza di un allineamento sostenibile e sistematico delle strutture legali e normative della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano con le best practice regolamentari internazionali. Una efficace supervisione regolamentare e i progressi raggiunti nella compliance, trasparenza e operatività avviati nel 2012 e sensibilmente accelerati nel 2013 – conclude la Santa Sede – sono fondamentali per il futuro dell’Istituto”.