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Clinica degli orrori, ergastolo per l’ex primario Paolo Brega Massone, 26 anni al suo aiutante Marco Pansera

Clinica degli orrori, ergastolo per l’ex primario Paolo Brega Massone, 26 anni al suo aiutante Marco Pansera

Ergastolo per l’ex primario di quella che fu ribattezzata la ‘clinica degli orrori’. E’ questo il verdetto dei giudici della prima corte d’assise d’appello di Milano nei confronti di Pier Paolo Brega Massone, ex primario di chirurgia toracica della clinica Santa Rita, accusato di quattro omicidi volontari e di 45 lesioni nell’inchiesta milanese che nel 2008 portò alla ribalta alcuni presunti interventi sospetti.
L’ex primario, presente in aula al momento della lettura della sentenza, è stato immediatamente arrestato su richiesta dei pm Tiziana Siciliano e Grazia Pradella per “concreto pericolo di fuga”. Brega Massone, in particolare, avrebbe avuto “disponibilità economiche” e una “rete di contatti” per fuggire, forse all’estero.
L’ex primario della clinica Santa Rita è stato condannato anche all’isolamento diurno di tre anni, il massimo consentito. Condanna per il suo braccio destro Fabio Presicci a 30 anni di carcere, mentre per l’ex aiuto Marco Pansera la condanna è a 26 anni. Per gli altri quattro imputati, i giudici hanno stabilito pene comprese tra un anno e due mesi e due anni e tre mesi. Alte anche le somme stabilite come risarcimento per le parti civili. È il primo caso in cui un medico viene condannato per omicidio volontario in inchieste sanitarie. Al termine di una camera di consiglio durata oltre otto ore, il collegio ha accolto in parte le richieste avanzate dai pm Grazia Pradella e Tiziana Siciliano.
Brega Massone, stando a quanto ricostruito dell’accusa, non ha esitato a eseguire per soldi interventi inutili e con tanto di mutilazione, senza fermarsi nemmeno di fronte a malati terminali, dimostrando di non possedere “il senso dell’umana pietà”.
Le vittime veniva portate “sul tavolo operatorio”, secondo l’accusa, senza alcuna giustificazione clinica per interventi “inutili” effettuati al solo fine di “monetizzare” i rimborsi del sistema sanitario nazionale per la clinica convenzionata. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 90 giorni.
Nello specifico, in questo processo di primo grado Brega Massone rispondeva di tutti e 4 gli omicidi contestati, di diverse lesioni dolose, truffa aggravata dal danno patrimoniale di rilevante entità, falso e concorso in appropriazione indebita. Pansera era accusato invece di concorso con l’ex primario nell’omicidio di una donna, di lesioni, truffa aggravata e falso. Presicci, sempre in concorso con Brega Massone di due omicidi volontari, di lesioni, truffa aggravata e falso. Nel precedente processo, per ora fermo alla sentenza d’appello, i tre medici devono rispondere in concorso di lesioni, truffa e falso e Brega Massone è stato condannato a 15 anni e mezzo di reclusione, Pansera a 4 anni, 4 mesi e 15 giorni e Presicci a 8 anni e 2 mesi.

LA MOGLIE: “ERGASTOLO NON E’ NORMALE”

Contro la decisione dei giudici protesta Barbara Magnani, la moglie dell’ex primario della clinica Santa Rita. “Non è normale quello che è successo. Persino i consulenti della Procura avevano detto che gli omicidi erano imprevisti, eppure lo condannano lo stesso, come mai?”. Per l’intera lettura della sentenza ha seguito accanto al marito il verdetto. “Oggi tocca a mio marito. Domani può toccare a qualsiasi altra persona”, conclude la donna.