26 Aprile del 121 dC, è nato Marco Aurelio: un destino da Renzi, un impero da Berlusconi

Oggi 26 Aprile del 121 d.C. è nato Marco Aurelio. Faustissimi auspici hanno salutato la sua nascita: un augure dice che diventerà imperatore, ed anche filosofo. Rimarrà presto orfano di padre e verrà adottato dal suocero (e futuro imperatore) Antonino Pio, che lo nominerà anche suo successore insieme al fratellastro Lucio Vero. Salito al trono di Roma col nome di Marco Aurelio Antonino, sarà sempre rispettoso delle prerogative del Senato al quale consentirà di discutere e decidere su tutti i principali affari di Stato. Istituirà l’anagrafe, imponendo ai cittadini di registrare i propri figli entro trenta giorni dalla loro nascita, e utilizzerà il denaro pubblico solo per opere utili come il mantenimento delle strade o la costruzione di città e fortezze. Seguace delle teorie filosofiche stoiche, si interesserà di migliorare le leggi dello Stato, emanandone anche una che assicurerà diritto di asilo agli schiavi fuggitivi. Tenterà nuove vie commerciali, inviando ambascerie anche presso gli Imperatori Han della Cina che, nei loro annali, lo menzioneranno col nome di An-Tun. Morirà a Vienna di peste, combattendo vittoriosamente contro una formidabile invasione di barbari Quadi e Marcomanni, e lasciando l’impero nelle mani del frivolo figlio Commodo.