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Peculato, arrestato dalla Guardia di Finanza l’ex ministro dell’Ambiente Clini

Peculato, arrestato dalla Guardia di Finanza l’ex ministro dell’Ambiente Clini

L’ex ministro dell’Ambiente Corrado Clini è stato arrestato dalla Guardia di finanza. Nei suoi confronti, e di un imprenditore, sono stati disposti gli arresti domiciliari. Il reato ipotizzato è peculato. L’inchiesta che ha portato al suo arresto è quella relativa a un finanziamento per il risanamento delle acque in Iraq: in questo contesto Clini – secondo l’accusa formulata nell’indagine dei finanzieri del Nucleo speciale spesa pubblica e del Comando di Ferrara – avrebbe distratto fondi per oltre 3 milioni di euro, in concorso con l’altro arerstato.

L’inchiesta riguarda la bonifica del bacino del Tigri e dell’Eufrate. Oltre all’ex responsabile del ministero, agli arresti domiciliari è finito un ingegnere del padovano, socio dello studio che ha curato il progetto di bonifica. Ammonta complessivamente a 54 milioni di euro il finanziamento destinato dal Ministero dell’Ambiente al progetto in questione.

Il ritratto. Un medico prestato alla causa dell’Ambiente. Corrado Clini è stato direttore generale del ministero dal 1991 al 2011 ed è stato nominato ministro il 16 novembre 2011 nel governo Monti. Attualmente, dopo la guida del dicastero, è tornato a ricoprire l’incarico di direttore generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia sempre al dicastero di via Cristoforo Colombo. Supertecnico, per venti anni sempre in prima linea ai vertici internazionali, si è occupato di ambiente e di cambiamenti climatici, è stato anche chairman dell’European Environment and Health Committee, composto dall’Organizzazione mondiale della sanità e dai ministeri della Salute e dell’Ambiente di 51 paesi europei e centro asiatici. Come ministro ha affrontato alcune questioni spinose come il caso Ilva, il naufragio della Costa Concordia e l’emergenza rifiuti a Roma.

Di lui si ricordano le posizioni a favore del nucleare e, di un possibile ritorno in Italia e pro ogm, due temi caldi, che ha sostenuto in vari ambiti anche appena nominato ministro, a ridosso dell’incidente di Fukushima in Giappone. Ad aprile 2012 ha presentato al Cipe il Piano nazionale di riduzione delle emissioni di anidride carbonica e, insieme con i ministri Corrado Passera e Mario Catania (Politiche Agricole), la riforma degli incentivi alle energie rinnovabili (Quinto Conto Energia).