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Ballottaggio a Modena, Giovanardi decide di appoggiare il candidato del M5S: “E’ il male minore”

Ballottaggio a Modena, Giovanardi decide di appoggiare il candidato del M5S: “E’ il male minore”

La centrifuga del ballottaggio rimescola gli schieramenti a Modena e regala ai due contendenti in corsa per la carica di sindaco (Marco Bortolotti e Gian Carlo Muzzarelli) improbabili compagni di voto. Mentre il grillino Bortolotti incassa il sostegno di Lega Nord, Fratelli d’Italia e Nuovo Centrodestra, il Democratico Muzzarelli potrà contare sull’Udc e sulla lista di sinistra dell’ex assessore Adriana Querzè, con cui Muzzarelli dovrebbe incontrarsi già oggi per siglare un’intesa che sembra già cosa fatta.

Carlo Giovanardi

Qualche politologo potrebbe sostenere che l’esplicito endorsement dei «vecchi» partiti danneggerà il candidato pentastellato, ma tant’è. La voglia di interrompere settant’anni di governo della sinistra, per chi ha passato una vita all’opposizione, è tanta. E così dal centrodestra sono fioccate le dichiarazioni pro Bortolotti: prima dalla Lega Nord, poi Fratelli d’Italia. E infine, mentre Forza Italia ha invitato i suoi elettori ad «andare al mare», è arrivato il sostegno anche dal Nuovo Centrodestra e dal suo candidato Carlo Giovanardi. «Abbiamo esaminato la situazione con tutti i candidati e abbiamo scelto il male minore», spiega Giovanardi, secondo cui il grillino Bortolotti tra i due sfidanti «è l’unico che possa garantire un minimo di rinnovamento. Inoltre è un cattolico e una persona moderata, diciamo che se uno ha in mente Beppe Grillo lui non sembra neanche un grillino».
Per l’assessore regionale, che si è ritrovato al ballottaggio nonostante il trionfo del Pd alle Europee, quello di Giovanardi & co. è un assist da non perdere. «Si stanno delineando con chiarezza due schieramenti — sottolinea il Democratico — da una parte M5S, Ncd e Lega, che insieme fanno un movimento di destra, lontano dall’Europa e dall’altra le forze allargate del centrosinistra, che hanno un progetto di crescita e di futuro per la città». Per Muzzarelli, che venerdì chiuderà la campagna in piazza Pomposa con il sottosegretario Graziano Delrio, ieri si è schierato anche l’Udc. «È l’unico in grado di garantire governabilità e imporre una svolta radicale nell’amministrazione di Modena», scrive il vicesegretario modenese dell’Udc, Paolo Ferrari. E oggi è in programma un incontro tra Muzzarelli l’ex assessore Adriana Querzè, che dopo un’iniziale neutralità al ballottaggio sembra aver cambiato idea. Almeno a giudicare da quello che ha scritto su Facebook: «Ci siamo sempre dichiarati una lista di sinistra e, rispetto all’area di riferimento del candidato sindaco M5S al ballottaggio, pensiamo che il razzismo, la misoginia, l’antieuropeismo, la cultura dell’insulto e della parola che offende siano l’antitesi dei nostri valori».

Il candidato grillino non tollera però di passare per il nuovo leader del centrodestra modenese. «Queste sono strumentalizzazioni, Muzzarelli sta cercando di screditare il movimento in tutti i modi — risponde Bortolotti — ma noi ci siamo sempre rivolti solo ai cittadini, senza volere mai apparentamenti politici». Dunque una cosa è accettare i voti di cittadini che al primo turno avevano votato qualcun altro, altro è immaginare che ciò anticipi futuri alleanze o intese. «Non so se la Lega e Giovanardi, con le loro dichiarazioni, vogliano aiutarci o danneggiarci — conclude il candidato pentastellato — ma dopo il voto non scenderemo comunque a compromessi con i partiti»