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Grillo show al Parlamento Europeo: “Basta soldi all’Italia, vanno alle mafie”. Solidarietà a Farage: “L’Inno alla gioia? Usato da Hitler”

Grillo show al Parlamento Europeo: “Basta soldi all’Italia, vanno alle mafie”. Solidarietà a Farage: “L’Inno alla gioia? Usato da Hitler”

“Basta soldi all’Italia, vanno alle mafie”
Nel suo intervento al gruppo Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy, di cui fanno parte il M5s e l’Ukip) dure le parole di Grillo sull’Europa ma non solo. Il leader del M5s ha infatti invitato l’Ue a non dare più fondi all’Italia. «Io sono venuto qui a guardare i conti e a dire di non dare più i soldi all’Italia perché scompaiono in tre regioni: Sicilia, Calabria e Campania. Dove ci sono la mafia, la `ndrangheta e la camorra».

“L’Inno alla gioia? Usato da Hitler”
Il leader del Movimento 5 Stelle ha anche commentato la protesta degli euroscettici contro l’Inno alla gioia: in mattinata, in apertura della plenaria a Strasburgo che inaugura l’ottava legislatura del Parlamento europeo, i parlamentari anti-Europa dell’Ukip di Farage hanno voltato le spalle mentre veniva eseguito l’inno dell’Unione europea. Alla protesta non si sono associati i parlamentari del Movimento 5 Stelle, che fanno parte dello stesso gruppo. Alla domanda dei giornalisti sul perché i grillini non hanno partecipato alla protesta, il comico ha risposto: «Chiedetelo a loro, io sono arrivato adesso…». «In Europa non c’è più gioia, perciò lui», ovvero Nigel Farage, «si è girato – ha sottolineato ancora Grillo – L’inno alla gioia è stato usato da Hitler e dai più grandi killer della storia. La gioia non c’è più, qui dobbiamo sederci e ragionare», ha sottolineato Grillo. E ancora: «Basta con l’Inno alla gioia. L’ha usato Hitler per i compleanni, l’hanno usato Mao e Smith in Rhodesia. Basta!». Infine una dichiarazione di stima e rispetto verso il leader dell’Ukip: «Amo le persone come Farage, perché è uno che si emoziona – ha detto il leader del M5s – Ci siamo trovati subito. Noi abbiamo cambiato la politica in Italia, lui la vuole cambiare a Londra». «Se mi va male in Italia – ha aggiunto rivolgendosi al leader degli euroscettici – vengo a stare da te a Londra, preparati».