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Caso Ruby, Berlusconi assolto in Appello. Ribaltata la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a sette anni

Caso Ruby, Berlusconi assolto in Appello. Ribaltata la sentenza di primo grado che lo aveva condannato a sette anni

I giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Milano hanno assolto Silvio Berlusconi, imputato per concussione e prostituzione minorile all’interno del Caso Ruby. Dopo brevi repliche e controrepliche, il collegio presieduto da Enrico Tranfa ha letto alle 13 il dispositivo della sentenza. L’ex premier è stato assolto dal reato di concussione perchè “il fatto non sussiste” mentre per il reato di prostituzione il fatto “non costituisce reato”.

I giudici d’appello hanno ribaltato la sentenza di primo grado che aveva condannato Berlusconi a 7 anni per concussione (6 anni) e per prostituzione minorile di fatto accogliendo in pieno la tesi difensiva proposta dagli avvocati Franco Coppi e Filippo Dinacci. La difesa nella sua arringa aveva sottolineato come da parte di Berlusconi non fosse stato impartito nessun ordine nei confronti della questura a cui l’allora premier si rivolse per chiedere che la giovane Ruby, fermata per furto la sera del 27 maggio 2010, venga rilasciata e affidata alla consigliera lombarda Nicole Minetti. In quella telefonata non c’è “nessun vincolo costrittivo” verso gli uomini in divisa, mentre per quanto riguarda il reato di prostituzione a dire dei legali non c’è nessuna prova dei rapporti sessuali tra Karima e il leader di Forza Italia, ne’ la certezza che Berlusconi conoscesse la sua minore età. Oggi i giudici hanno riconosciuto appieno la validità di questa tesi sostenendo che la concussione non ci sarebbe stata e che non si può parlare di prostituzione minorile perchè, secondo una prima interpretazione del dispositivo, non ci sarebbe la certezza che Berlusconi sapesse di trovarsi di fronte a una ragazza marocchina di 17 anni.

Berlusconi

– Silvio Berlusconi ha lasciato pochi minuti fa la residenza di Cesano Boscone dove svolge l’affidamento ai servizi sociali. L’ex premier ha fatto fermare la sua auto per qualche attimo e abbassato il finestrino, per raccogliere i complimenti di una esultante sostenitrice per l’assoluzione ottenuta nell’ambito del processo Ruby. “Le preghiere sono servite”, ha sottolineato tra l’altro la signora. Poi Berlusconi è ripartito senza rilasciare dichiarazioni.

I legali

– “Sono molto soddisfatto, è una assoluzione piena che va oltre le mie più rosee aspettative”. Cosi’ il professor Franco Coppi difensore di Silvio Berlusconi, commenta la sentenza. I giudici hanno assolto Berlusconi dal reato di concussione perché il fatto non sussiste mentre il reato di prostituzione minorile è stato ‘cancellato’ perché il fatto non costituisce reato. Nel caso della concussione la scelta dei giudici, spiega l’avvocato Coppi è riconducibile al fatto che “manca la condotta del reato”: non ci sarebbe stata nessuna minaccia nella telefonata fatta dall’allora premier al capo di gabinetto della questura di Milano per chiedergli di affidare Ruby alla consigliera regionale lombarda Nicole Minetti. Per quanto riguarda invece il reato di prostituzione minorile l’ipotesi avanzata da Coppi, in attesa delle motivazioni della sentenza, sarebbe che “manca l’elemento di consapevolezza”: non c’è la prova che Berlusconi avesse idea che Ruby fosse una ragazza marocchina di soli 17 anni.

“La meritata assoluzione del Presidente Berlusconi da un processo lungo e difficile, che non sarebbe neppure dovuto iniziare, con l’integrale accoglimento dei nostri motivi di appello e delle tesi sostenute in udienza dagli eccellenti colleghi Coppi e Dinacci, intervenuti in nostra sostituzione, è momento di vera soddisfazione e riporta serenità dopo un lungo periodo di grande tensione”. Lo dichiarano l’avvocato Piero Longo e l’avvocato Niccolò Ghedini.

Lele Mora

– Sono molto felice, quando a un amico succede una cosa bella è la cosa migliore”. Lo dice all’Adnkronos Lele Mora, condannato al processo Ruby 2 per favoreggiamento e induzione alla prostituzione, a proposito dell’assoluzione di Silvio Berlusconi. “Mi auguro che questo alleggerisca le nostre accuse”, aggiunge.

Commenti

Finalmente! Giustizia è stata fatta. L’assoluzione del Presidente Berlusconi decretata oggi dalla Corte d’Appello di Milano, dopo 20 anni di accanimento giudiziario, compensa in parte la macchina del fango montata in questi anni. Quello che era evidente per noi ora lo è per tutti”. Lo dichiara in una nota Giovanni Toti, eurodeputato e consigliere politico di Forza Italia

“Immensa gioia per questa importante sentenza. Oggi finalmente si può dire che è stata fatta giustizia. Sono vicina con affetto al predidente Berlusconi in questa giornata felice”. Lo dichiara la parlamentare di Fi Stefania Prestigiacomo.

”Berlusconi innocente!!! E adesso Commissione parlamentare d’inchiesta sul colpo di Stato del 2011”. Lo scrive su twitter Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. Che aggiunge: “Questa sentenza impone di riscrivere la storia di questi anni. Ed impone, come minimo risarcimento, la grazia subito per Silvio Berlusconi, se esiste un po’ di decenza”.

”Il migliore complimento per una sentenza è quello di essere giusta, equa, obiettiva. I magistrati non hanno ceduto a una propaganda e a una pressione fortissima a tutti i livelli. I giudici hanno fatto i giudici”. Così Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia Lombardia e vicecapogruppo vicario alla Camera.

“Forse smetteremo di frugare nell’alcova di Berlusconi per chiederci cosa preveda il patto del Nazareno”. Lo scrive su twitter il senatore Pd, Corradino Mineo.