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Striscia di Gaza, subito violata la tregua umanitaria, 14 palestinesi uccisi a Rafah. Israele: “Continueremo a smantellare i tunnel”

Striscia di Gaza, subito violata la tregua umanitaria, 14 palestinesi uccisi a Rafah. Israele: “Continueremo a smantellare i tunnel”

È già stata violata la tregua umanitaria di tre giorni scattata alle 8 di questa mattina (le 7 in Italia) tra Israele e Hamas. Ad appena due ore dall’entrata in vigore, fonti mediche palestinesi hanno denunciato la morte di otto persone per una cannonata a Gaza, mentre altre sei persone sono stati uccise da un raid sulla città di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza. Ma il governo israeliano punta il dito contro Hamas: «Una volta ancora Hamas e le altre organizzazioni terroristiche a Gaza hanno violato il cessate il fuoco per il quale si erano impegnate davanti al segretario di stato Kerry e al segretario generale dell’Onu». Il quotidiano israeliano Yediot Ahronot ha riferito che due ore dopo l’inizio del cessate il fuoco, alcuni razzi sono stati lanciati dalla Striscia. Intanto è iniziata l’operazione di recupero dei cadaveri nella Striscia. Dopo 24 giorni di conflitto è salito a circa 1440 il bilancio di palestinesi uccisi: più vittime dell’operazione Piombo Fuso del 2008-2009. Sono invece 61 i soldati israeliani morti.

LA FRAGILE TREGUA

Israele ha accettato nella notte il cessate il fuoco dopo il pressing di Usa e Onu. Kerry ha spiegato che Israele «potrà continuare le sue operazioni difensive nei tunnel scavati nella Striscia di Gaza e i palestinesi potranno ricevere aiuti umanitari (alimenti e medicinali), curare i feriti, seppellire i morti». La Casa Bianca ha poi chiesto alle parti di avviare «immediatamente» negoziati al Cairo, che gli Usa sono «pronti a sostenere, lavorando con Israele, l’Autorità nazionale palestinese (Anp), l’Egitto, l’Onu e gli altri alleati della regione». «Non siamo di fronte a una soluzione, ma abbiamo l’opportunità di trovarne una», ha aggiunto il segretario di Stato Usa.

AIUTI NELLA STRISCIA

«Questo cessate il fuoco a Gaza è fondamentale per dare a civili innocenti una tregua necessaria dalla violenza», ha detto il portavoce delle Nazioni Unite, Stephane Dujarric, spiegando che durante questo periodo «i civili nella Striscia riceveranno assistenza umanitaria urgente e avranno la possibilità di svolgere funzioni vitali, tra cui seppellire i morti, curare i feriti, e fare approvvigionamento di cibo». Poi dovranno ripartire gli sforzi diplomatici per trovare un accordo di pace.

NOTTE DI SANGUE

Ma prima della fine delle ostilità si è vissuta l’ennesima notte di sangue. Sei palestinesi sono stati uccisi da un raid dell’aviazione israeliana sulla città di Khan Younis, a sud della Striscia di Gaza. Poco prima, sempre a Khan Younis, 8 palestinesi – tra cui una donna e due bambini – erano stati uccisi da colpi di carri armati.

CINQUE ISRAELIANI UCCISI

Cinque soldati israeliani sono invece morti alla frontiera con la Striscia colpiti da un colpo di mortaio sparato loro mentre stavano operando lungo il confine. Sale così a 61 il bilancio dei militari israeliani morti da quando sono iniziati i combattimenti a Gaza.