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Riforma del Senato, il patto Renzi-Berlusconi regge: approvato il ddl Boschi. La protesta di 5 Stelle, Lega e Sel. I dissidenti del Pd non votano

Riforma del Senato, il patto Renzi-Berlusconi regge: approvato il ddl Boschi. La protesta di 5 Stelle, Lega e Sel. I dissidenti del Pd non votano

E’ in corso al Senato, sotto la presidenza di Pietro Grasso, la seduta chiamata a dare il via libera al ddl di riforma costituzionale. Dopo la verifica del numero legale e il voto sul processo verbale, sono iniziate le dichiarazioni di voto. Sui banchi del governo il ministro delle Riforme, Maria Elena Boschi, e dell’Istruzione, Stefania Giannini. In Aula anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.

Approvati nei giorni scorsi i 40 articoli, i lavori sono iniziati con le dichiarazioni di voto dei gruppi, per poi procedere in tarda mattinata all’approvazione finale del ddl, che passerà alla Camera.

I gruppi Gal, Lega e Sel hanno annunciato che non parteciperanno alla votazione finale. “Abbiamo deciso, insieme a tutte le altre opposizioni, di astenerci dal voto finale sulla riforma della Costituzione, invece di limitarci al voto contrario, per segnalare che questa riforma è stata imposta con la forza muscolare e con ottusa brutalità dal governo e da una metà del Senato” ha detto nel suo intervento la presidente del gruppo Misto-Sel, Loredana De Petris. “Oggi – ha sottolineato – si sta scrivendo una delle pagine più brutte nella storia della Repubblica”.

Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato, Vito Petrocelli, ha concluso la dichiarazione di voto comunicando di voler consegnare parte del suo discorso contenente le mail inviate dai cittadini con le proposte di modifica al ddl riforme. Quindi si è recato al banco della presidenza seguito dai colleghi del gruppo, che in fila indiana hanno lasciato l’Aula.

Vannino Chiti, intervenendo in dissenso dal gruppo a Palazzo Madama, ha annunciato che i senatori dissidenti del Pd non parteciperanno al voto finale sul ddl, anche se resteranno in Aula.

Anche il dissidente Fi Augusto Minzolini non parteciperà al voto finale. “La maggioranza di quest’Aula non condivide questa riforma, ma siamo passati dalla Costituente della libertà alla Costituente della paura” ha detto Minzolini.

“Non è questa la riforma costituzionale che serve al Paese” ha dichiarato la senatrice a vita Elena Cattaneo, annunciando la propria astensione “critica e sofferta, che vuole essere, nel suo piccolo, un segnale per i cittadini e per i colleghi dell’altro ramo del Parlamento, affinché i loro lavori possano essere più sereni e in tutta indipendenza positivi e attenti”.