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Figc, arriva il giorno di Tavecchio. Lotito: “La Lega di Serie A spaccata? Lo vedremo nell’urna”

Figc, arriva il giorno di Tavecchio. Lotito: “La Lega di Serie A spaccata? Lo vedremo nell’urna”

È arrivato il giorno della scelta per il calcio italiano. All’Hotel Hilton di Fiumicino si vota il nuovo presidente della Figc (Federazione italiano giuoco calcio). Prenderà il posto di Giancarlo Abete, che aveva rassegnato le dimissioni dopo il tonfo dell’Italia ai Mondiali brasiliani, alla presidenza della Figc. Due i candidati in lizza: il favorito è Carlo Tavecchio, che sembra aver superato le polemiche delle ultime settimane dopo la frase razzista su “Opti Pobà che mangiava le banane” e dovrebbe avere, salvo sorprese dell’urna (si vota a scrutinio segreto), ottenere la maggioranza. L’altro candidato è il vicepresidente federale Demetrio Albertini. In favore di Tavecchio, si sono espressi Lega Serie B, Lega Pro e Serie D e la maggioranza dei club di Serie A, anche se a Juventus e Roma, oppositori della prima ora, si sono via via aggiunte altre società (nelle ultime ore, però, il Cesena ha annunciato che «ci riallineeremo con la posizione della Lega). Non abbastanza però – secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni – a far mancare all’ex sindaco democristiano di Ponte Lambro (Como) i voti necessari ad essere eletto. Albertini è invece sostenuto da Assocalciatori e Assoallenatori.

Lotito e Marotta

Intanto sono proseguite le schermaglie verbali tra i dirigenti dei club di A schierati contro e pro Tavecchio. «Il consiglio della Figc sarà frammentato e non sarà facile attuare riforme nell’immediato» ha detto l’ad della Juventus, Beppe Marotta. Che aggiunge: «Al di là che siamo 7, 8 o 10 club contrari (all’elezione di uno dei candidati Tavecchio e Albertini, ndr), ci sono due anime in Lega e lascia perplessi l’attivismo di Lotito che fa da tutor al candidato Tavecchio, una cosa impopolare e unica nella storia della Federazione italiana. Sembra che ci siano interessi personali a discapito dei collettivi». A stretto giro arriva la replica di Lotito, grande elettore di Tavecchio: «La Lega di Serie A spaccata? Che otto società non lo voteranno lo dite voi. Lo vedremo nell’urna. Una rondine non fa mai primavera». Poi aggiunge: «È la prima volta che le quattro leghe sono presenti in un programma condiviso e preparato da tutte le componenti. Perdere un’occasione di questo genere sarebbe un delitto».
Di Lotito parla anche il presidente del Torino, Urbano Cairo (che si è schierato contro Tavecchio), a proposito dell’ipotesi che il Club Italia venga affidato al presidente della Lazio: «Lotito al Club Italia? Tutto ha un limite… È come se io o Berlusconi diventassimo presidente della Rai. Se vuole un ruolo in federazione, deve fare un passo indietro nella Lazio».

Abete: «La Figc è trasparente, ha i vetri puliti»

Sereno, a prescindere dall’esito della votazione, il presidente dimissionario Giancarlo Abete: «La Figc è una casa di vetro, ogni tanto vanno lavati, ma dall’interno sono tutti puliti anche se c’è chi tenta di sporcarli dall’esterno. I conti sono in ordine, la Federazione non contribuisce al debito pubblico e il mondo del calcio ha un credito forte nei confronti dello Stato e dello sport. Toglierle soldi sfavorirà chi cerca di portare avanti gli interessi generali e di contrastare quelli privatistici». Un altro ex presidente federale, Franco Carraro, si schiera apertamente: «Credo che Tavecchio, con le sue lacune, sia meglio di quanto non sia Albertini. Non sono favorevole al commissariamento».