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Iraq, un rapper inglese sospettato di essere il boia del reporter americano Foley

Iraq, un rapper inglese sospettato di essere il boia del reporter americano Foley

Il britannico The Sun pubblica in prima pagina la foto di Abdel-Majed Abdel Bary, ragazzo di 23 anni, definito rapper ed ex dj, che secondo il tabloid di Rupert Murdoch, potrebbe essere il jihadista “John”. Si tratterebbe dell’uomo con accento londinese sospettato di aver decapitato il giornalista americano James Foley nel macabro video diffuso il 19 agosto dagli jihadisti sunniti dello Stato Islamico (Is). Nome confermato anche da The Telegraph.

Il jihadista – che si fa chiamare John e che insieme ad altri due jihadisti britannici forma il gruppo ‘The Beatles’, responsabile della gestione degli ostaggi stranieri – si troverebbe a Raqqa, roccaforte dello Stato islamico. Una settimana fa l’ex rapper di Maida Vale, Londra, origine egiziana, aveva aveva twittato una sua foto nella quale teneva in mano una testa decapitata.

Il nome di Abdel-Majed Abdel Bary è stato in cima alla lista dei sospettati fin da subito. Il tono del voce sembra simile a quello di “John” e anche corporatura e colore della pelle sono simili. Per scoprire chi è “John” gli investigatori puntano molto su due fratelli: Shajul Islam, ex dottore, sospeso, già accusato di aver rapito un giornalista inglese ma poi prosciolto per mancanza di prove certe e Razul Islam. Il medico ha sempre protestato la sua innocenza, sostenendo di essere andato in Siria per curare i feriti della guera civile. Suo fratello è ugualmente stato in Siria, con ogni probabilità per combattere.

Ma ci sono anche altri sospettati, a cominciare da Aine Davis, 30 anni, di Hammersmith, Londra, un ex spacciatore e membro di una gang locale che ha cambiato vita, convertendosi e arruolandosi in Siria tra le fila dei jihadisti. Mentre il Dailymail ne cita altri due: Abu Hussain al-Britani, 20 anni, hacker di Birmingham, vero nome Junaid Hussian, che ha aiutato gli jihadisti a sabotare i sistemi informatici delle banche inglesi; e Abu Abdullah al-Britani anche lui ventenne di Portsmouth, considerato uno degli uomini che sta dietro i social network dell’Is.

Nel frattempo gli aerei dello Special Air Service, il più importante fra i corpi speciali dell’esercito britannico, sono in preallerta, pronti a partire in missione per provare a catturare “John” non appena avranno gli elementi dell’intelligence. I servizi segreti stanno usando come metodo per restringere il campo il riconoscimento vocale.