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Calcio, iniza l’era Conte: stasera la Nazionale affronterà l’Olanda. Il Ct: “Dobbiamo essere un esempio per il Paese”

Calcio, iniza l’era Conte: stasera la Nazionale affronterà l’Olanda. Il Ct: “Dobbiamo essere un esempio per il Paese”

“Abbiamo una grande responsabilità: siamo 22 in campo, ma abbiamo un intero Paese che ci guarda. E vogliamo essere di esempio”. Antonio Conte fa leva sull’orgoglio alla vigilia del suo esordio da ct, nell’amichevole di Bari tra Italia e Olanda. Una prima non facile, anche se Conte cercherà di sfatare una tradizione non favorevolissima per i tecnici azzurri all’esordio: “A nessuno piace perdere anche se a volte una sconfitta, 24 mesi dopo, può portare a vincere il Mondiale, come successo con Lippi. Cerchiamo però di partire bene, è un’amichevole contro una squadra forte che è arrivata terza al Mondiale, con valori consolidati. Ma noi abbiamo voglia di fare delle belle cose”.

“Come vivrò la vigilia? Mi auguro di dormire qualche ora in più anche se quando dormo poco penso tanto e alle volte maturo delle idee anche buone. Voglio creare un mix tra veterani, gente di grande affidabilità, e giovani promettenti che hanno tutto per diventare grandi giocatori. Il mio compito è far crescere i giovani e assemblarli ai veterani. In questi tre giorni ho visto un atteggiamento positivo e molto propositivo da parte di tutti, c’è un grande senso di responsabilità da parte di tutti. E’ un momento difficile per tutto il Paese e vorremmo, anche attraverso la Nazionale, essere di esempio”.
Conte, primo allenamento con la nazionale

“La formazione ce l’ho in testa, parerà Sirigu ma gli altri li vedrete schierati”, spiega non rivelamdo l’undici che andrà in campo In dubbio El Shaarawy, per un problema alla caviglia “che si porta dalla partita di domenica. Vediamo come starà, faremo delle opportune valutazioni, senza prenderci rischi particolari”.

L’obbiettivo è ben chiaro nella mente del ct: “Vincere non è facile, è per gente speciale e noi ci auguriamo già da domani di essere speciali. Mi aspetto di iniziare a vedere un po’ l’idea di calcio che vogliamo fare – aggiunge – Non sarà semplice perchè in tre giorni non puoi costruire chissà cosa ma in questi sei allenamenti ho visto grandi margini di miglioramento sotto tutti i punti di vista e questo mi lascia ben sperare”.

A chi gli fa notare che il governo russo vuole limitare la presenza di atleti stranieri nei vari sport nazionali.”Non so che tipo di strade in Italia si possano intraprendere a livello di regolamento federale. Detto questo sono convinto che si cercherà di fare qualcosa per dare più spazio ai vivai e ai calciatori italiani. Per la Nazionale e tutte le nazionali giovanili sarebbe molto importante avere la possibilità di avere più calciatori italiani in campo, più giovani”.

E sul tema, presente all’allenamento, si è espresso anche il presidente della Figc, Carlo Tavecchio: “Il calcio deve cambiare indirizzo, non possiamo più avere partite con 2-3 giocatori italiani su 22 e questo è un primo obiettivo”, ha spiegato. “Per riuscirci dobbiamo creare dei centri federali territoriali, locali, ai quali i 700mila giovani che in Italia giocano a calcio possano mettersi in mostra. Sappiamo che ci sono problemi economici e se si riesce a pescare anche dal mondo enorme dei dilettanti sarebbe fondamentale. Dovremmo seguire l’esempio dei college inglesi e americani creando squadre di calcio anche nelle scuole”, ha detto ancora Tavecchio. Il presidente della Figc ha poi spiegato quali sono le altre cose da fare per rivitalizzare il calcio italiano: “Serve una riforma degli statuti per togliere i diritti di veto che oggi sono incomprensibili e poi la riforma dei campionati che è la madre di tutte le battaglie per ridurre il numero delle squadre professioniste”. Altro capitolo è quello dei nuovi stadi. “E’ utopistico pensare oggi che i club possano farli da soli, serve una sinergia con governo ed enti locali”.